Issa la rete da pesca e ci trova
un femore umano, forse è slavo

Issa la rete da pesca e ci trova ​un femore umano, forse è slavo
BIBIONE - Nella rete, tra il pesce pescato al largo di Bibione, anche un femore umano. Stupore per Luigino De Lorenzi, noto pescatore bibionese, quando l'altro pomeriggio s'è ritrovato quell'osso infilato nella rete da pesca.



L'uomo stava pescando a circa 300 metri dalla foce del Tagliamento, in prossimità del Faro. Quando ha issato la rete sulla barca ha così scoperto quel lungo osso. Circa 45 centimetri che ad un primo esame di De Lorenzi non poteva che appartenere ad un umano. Subito s'è recato in via Maya per consegnarlo ai carabinieri diretti dal Maresciallo Antonio Capocasa.



Sul posto è arrivato anche il dottor Diego Serodine, medico di base del litorale, che non ha avuto dubbi sull'origine di quell'osso. Si tratterebbe di un femore umano. Ora sono in corso le indagini per accertare da quanto tempo si trovasse in mare.



Per questo i carabinieri lo hanno inviato al laboratorio di Medicina legale dell'Università di Padova che dovranno stabilire non solo per quanto tempo è rimasto in acqua, ma anche l'età. I carabinieri non escludono che possa trattarsi di un reperto derivante dai conflitti nella ex Jugoslavia.



Solo l'altra settimana un altro osso è stato depositato dalla mareggiata sul litorale di Porto Santa Margherita. In questo caso non è ancora stata accertata l'origine. Si tratta di un osso lungo una trentina di centimetri che solo gli esperti potranno catalogare.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Febbraio 2014, 11:34
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