Allarme dell'Asaps: il 12,4% degli italiani
usa il telefonino mentre guida

Allarme dell'Asaps: il 12,4% degli italiani usa il telefonino mentre guida
ROMA - Il 12,4% degli italiani usa il telefonino mentre guida. Qualche differenza si registra tra le diverse citt: punte del 16% a Verona e Forl, a Torino e Palermo si toccato il 14%, a Roma il 13,6%, a Napoli il 13,5, a Milano il 12%, a Firenze «solo» il 10,2%.



È quanto rileva una dettagliata analisi svolta dall'Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps), che ha svolto su tutto il territorio nazionale un monitoraggio sull'utilizzo del telefonino da parte dei conducenti di veicoli. L'iniziativa, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione lanciata dall'Asaps qualche mese fa dal titolo «Un messaggio a volte accorcia la vita», ha coinvolto decine di volontari dell'Asaps che si sono piazzati su alcuni degli incroci più trafficati delle città prese in esame ed hanno pazientemente contato tutti coloro che transitavano lungo la strada intenti a telefonare e messaggiare.



Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Palermo, sono state soltanto alcune delle principali città messe sotto la lente d'ingrandimento dall'Asaps, ma il monitoraggio ha riguardato anche altri importanti centri quali Arezzo, Benevento, Forlì, La Spezia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Trento e poi ancora Busto Arsizio, Cesena, Marcianise, Monselice ed altri ancora. La campionatura ha «osservato», nei mesi di novembre e dicembre 2013, decine di migliaia di automobilisti (32.650 per l'esattezza) circolanti durante il giorno nelle fasce orarie di maggiore traffico (dalle ore 8 alle ore 9, dalle ore 12 alle ore 13, dalle ore 18 alle ore 19) e in diversi giorni feriali della settimana.



Gli automobilisti osservati sono stati complessivamente 32.650 e di questi i «telefonisti» sono stati 4.048, pari a una percentuale del 12,4%. Ciò significa che un conducente di auto ogni otto utilizza il telefono cellulare per comunicare a voce con altre persone o attraverso i vari servizi di messaggeria. Dei 4.048 guidatori colti al telefono, 3.057 sono risultati di sesso maschile (pari al 75,5%) e 991 (24,5%) di sesso femminile, dato quest'ultimo che in alcune città ha sfiorato picchi del 30%.



Tra i «positivi» al telefonometro il 29% è risultato essere utilizzatore nella prima fascia oraria (dalle ore 8 alle ore 9), il 35% nella seconda (dalle 12 alle 13) e il 36% nella terza (dalle 18 alle 19). Un più frequente ricorso al telefonino è stato rilevato nei pressi delle zone maggiormente frequentate (scuole, centri commerciali, stadi, ospedali), rispetto alle normali ed ordinarie situazioni di viabilità quali una via provinciale o di veloce scorrimento, come le tangenziali e le statali. Unica eccezione: il 22% del numero complessivo dei conducenti sorpresi al telefono (cioè oltre uno su cinque) si trovava fermo al semaforo rosso.



Per quanto riguarda la ripartizione in aree geografiche e come valore assoluto, invece, l'utilizzo del cellulare alla guida è prevalente al Nord (1.710 conducenti, pari al 42,2%), seguito dal Centro con 1.186 «telefonisti» (il 29,3%) e dal Sud con 1.152 (pari al 28,5%). Notevoli anche le differenze tra le grandi città: se a Torino si è registrata una percentuale di «telefonisti» pari al 14% (il monitoraggio è avvenuto però nei pressi dello stadio e di alcuni centri commerciali), a Milano è stata invece del 12% e «soltanto» del 10,2% a Firenze. Più sostenuta a Verona e Forlì dove è stata superata la media nazionale con picchi fino al 16%.



A Roma la percentuale di conducenti al telefono è stata del 13,6%, ma è stato rilevato un interessante numero di telefonisti a bordo di veicoli a due ruote (42 ciclomotoristi e motociclisti in tutto il Centro Italia, 32 dei quali a Roma). Alta la percentuale dei positivi anche a Napoli (13,5%) e Palermo (14%). La prossima rilevazione simile, anticipa Asaps, riguarderà i mezzi pubblici. «Una prima idea ce la siamo già fatta - ha detto il presidente dell'associazione, Giordano Biserni - in quanto i nostri rilevatori, pur concentrandosi prevalentemente sul dato complessivo, hanno potuto notare una certa e frequente abitudine fra i conducenti di autobus e pullman di linea a telefonare durante il trasporto degli utenti», pratica oggi vietata dal codice stradale ma che era permessa fino a qualche anno fa.



Un ultimo appello dell'Asaps per il prossimo Capodanno: «Non facciamoci prendere dalla smania di spedire o leggere i messaggini augurali alla guida - dice il presidente dell'Asaps Giordano Biserni - visto che in una giornata normale se ne lanciano in Italia circa 260 milioni. Aspettare di essere giunti a destinazione non significa certo venire meno al dovere di cortesia».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Gennaio 2014, 17:12
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