Per Alessandra Ferri il racconto di un fallimento d'amore

Per Alessandra Ferri il racconto di un fallimento d'amore
stata Alessandra Ferri (ex principal dancer dell’American Ballet ed etoile della Scala di Milano) a chiedere a John Weidman, librettista molto noto a Broadway, di comporre per lei il testo The Piano Upstairs. La ballerina lasciò la danza sette anni fa: «Ho voluto interrompere carriera e repertorio – ha detto - perché ero a un livello troppo alto per poter crescere ancora. Ho preferito lasciare per conservare un ricordo meraviglioso, anziché, inevitabilmente, calare nella perfezione dell’esecuzione, che è il punto di partenza per un artista». Ha scelto, per il suo ritorno al palcoscenico, Spoleto, dove dal 2008 è consulente per la danza e che ritiene, come ha dichiarato lei stessa, «un luogo magico che mi porto nel cuore ovunque sia nel mondo». La pièce racconta la storia di un matrimonio che sta andando in pezzi e lo fa usando due linguaggi: il marito – interpretato dall’attore di Broadway Boyd Gaines – recita la sua versione del fallimento, la moglie la danza. «Giulietta, Manon, Giselle sono alle mie spalle. Ora voglio affrontare ruoli nuovi che appartengano al mio presente». Ferri firma qui la sua prima coreografia su musiche di Giovanni Allevi, John Cage, George Crumb, Morton Feldman, Philip Glass, Arvo Pärt e Fabrizio Ferri. La regia è di Giorgio Ferrara, le scene del Premio Oscar Gianni Quaranta e i costumi di Luisa Spinatelli. Recite il 28, 29 e 30

giugno al Teatro Menotti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Giugno 2013, 11:09
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