Tommaso Zorzi furioso con Pillon dopo le dichiarazioni antiabortiste: «Basta aizzare odio»

L'ex gieffino: «Uno come lui non può stare al governo»

Tommaso Zorzi furioso con Pillon dopo le dichiarazioni antiabortiste: «Basta aizzare odio»

di Elena Fausta Gadeschi

Tommaso Zorzi furioso con Simone Pillon. Dopo la polemica sulla «quota gender-inclusive» di Sanremo riservata a Drusilla Foer, il senatore leghista torna sui social per commentare le parole del presidente francese Emmanuel Macron a favore dell'aborto.

Le parole di Emmanuel Macron

In risposta alla recente elezione della nuova presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, convinta antiabortista, Marcon ha chiesto di «aggiornare la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea per riconoscere in maniera più esplicita il diritto all’aborto». Parole che non sono piaciute al senatore Pillon, che in un lungo post su Facebook ha evidenziato quali conseguenze ci sarebbero state per la storia della cultura e del progresso europeo se «i milioni di bambini europei abortiti dalla metà degli anni '70 ad oggi» fossero nati.

La risposta di Simone Pillon

«E così secondo Macron tra i fondamenti dell'Europa dovremmo annoverare l'aborto – ha esordito Simone Pillon –. Ludwig Beethoven, tanto per dirne uno, nacque in mezzo ad altri tre fratelli da una madre malata di tubercolosi e un padre alcolizzato. Coi criteri di oggi sarebbe stato sicuramente abortito, e noi non avremmo avuto la sua musica ineguagliabile».

«Chissà quanti Beethoven, quanti Einstein, quante Maria Curie ci sono tra i milioni di bambini europei abortiti dalla metà degli anni '70 ad oggi» si chiede poi il senatore leghista.

Prima dell'affondo finale a Macron: «No, monsieur le president, nella Costituzione europea andrebbero messe le radici cristiane che hanno fatto grande questo continente, e non i dogmi mortiferi del relativismo suicida e crepuscolare di un occidente che invano cerca una forma di agonia degna del proprio passato».

Il commento di Tommaso Zorzi

Sempre molto sensibile alle tematiche che riguardano i diritti civili, Tommaso Zorzi non ha risparmiato al politico una serie di storie al vetriolo. «Ho letto un post di Pillon che va oltre ogni aspettativa bassa che uno che può avere nei suoi confronti» – inizia l'ex gieffino, che poi si rivolge direttamente a Pillon: «Ti faccio il tuo stesso ragionamento, ma al contrario: 'Se abortiamo non nascono gli Hitler, se abortiamo non nascono i Bin Laden, se abortiamo non nascono i Dracula e se avessero abortito i tuoi non saresti nato nemmeno tu».

«E per concludere, caro Pillon, il collegamento Cristianesimo-Stato non va fatto perché l'Italia è uno Stato laico quindi del Cristianesimo, a livello di legislatura, non gliene frega niente». «Adesso noi ridiamo e scherziamo, ma è profondamente deprimente la questione – ha concluso l'opinionista –: non è più una questione di destra o sinistra, di schieramenti politici. È proprio una questione di basi: se mancano le basi, quello [Pillon] non può stare lì, non può fare quel lavoro con i soldi pubblici. È un criminale che aizza l'odio e che non può stare lì».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Gennaio 2022, 18:58
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