Temptation Island, Michael De Giorgio e l'aggressione: «È stata la mia fidanzata. Con le forbici mi ha colpito sul polso»

Temptation Island, Michael De Giorgio e l'aggressione: «È stata la mia fidanzata. Con le forbici mi ha colpito sul polso»

Sarebbe stata la fidanzata ad aggredire la scorsa sera Michael De Giorgio. L’ex protagonista aveva raccontato l’accaduto su Instagram ed ora confessa che ad essere l’autore del gesto è stata proprio la compagna: «Ha tirato fuori dalla tasca un paio di forbici da carne che aveva preso dalla cucina di casa mia – ha raccontato - e mi ha colpito sul polso».

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Michael De Giorgio ha raccontato la sua versione dei fatti a “Fanpage”: «È stata lei a chiamare i carabinieri durante la lite in casa – ha svelato - dicendomi che me l’avrebbe fatta pagare. Sono intervenuti i carabinieri di Pordenone che ci hanno raggiunto ad Azzano Decimo pensando che l’avessi aggredita, ma quando sono arrivati hanno compreso la situazione e ci hanno consigliato di separarci.

Le hanno chiesto se voleva prendere un taxi o se ci fosse un’altra soluzione per tornare a casa sua quindi mi sono offerto di accompagnarla a patto che non alzasse le mani. Entrando nella mia macchina ha sbattuto lo sportello e ho dovuto far intervenire di nuovo gli agenti che non erano ancora andati via. Siamo saliti in macchina e dopo 5/600 metri ha ricominciato a insultarmi. A quel punto ho messo il freno a mano e le ho detto di scendere e di chiamarsi un taxi ma lei ha cominciato a prendermi a schiaffi. Io tentavo di difendermi tenendola distante verso il finestrino, continuando a chiederle di scendere dalla macchina e lei mi ha risposto che se l'avessi mollata, sarebbe scesa».

Poi, improvvisamente l’aggressione e la corsa in ospedale: «Quando l'ho lasciata, lei ha finto di aprire la portiera e con uno scatto ha tirato fuori dalla tasca un paio di forbici da carne che aveva preso dalla cucina di casa mia e mi ha colpito sul polso. Quando si è resa conto che stavo perdendo sangue si è spaventata, mi ha chiesto scusa e ha visto i lampeggianti dietro dei carabinieri che ci stavano seguendo. Mi ha chiesto di non dire niente, io invece sono sceso dalla macchina e sono andato incontro ai carabinieri a chiedere soccorso. A quel punto ci hanno tenuti distanti finché non è arrivata l’ambulanza che mi ha portato in ospedale».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Ottobre 2020, 22:25
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