Sinead O’Connor, morto il figlio 17enne: «Ha posto fine alla sua lotta terrena, ora è con Dio»

Il messaggio della cantante irlandese: «Che riposi in pace e che nessuno segua il suo esempio. Bambino mio. Ti amo così tanto»

Sinead O’Connor, morto il figlio 17enne: «Ha posto fine alla sua lotta terrena, ora è con Dio»

Grande dolore per la cantante irlandese Sinead O'Connor, suo figlio Shane di 17 anni è morto nella giornata di venerdì. L'artista ha condiviso un messaggio straziante, comunicandone la notizia: «Il mio bellissimo figlio, Nevi'im Nesta Ali Shane O'Connor, la vera luce della mia vita, ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena oggi ed è ora con Dio».

Sinead O'Connor l'addio al figlio: «Che nessuno segua il suo esempio»

L'adolescente era scomparso dalla mattinata di venerdì, dopo esser avvistato per l'ultima volta nella zona di Tallaght a Dublino. Le forze di polizia si erano dette «preoccupate per il benessere di Shane» e avevano lanciato molteplici appelli per ottenere informazioni utili. Ma la ricerca del giovane è stata interrotta dopo che un corpo è stato trovato senza vita nella zona di Bray a Wicklow.

Un portavoce della polizia ha dichiarato: «A seguito del recupero di un corpo nella zona di Bray a Wicklow venerdì 7 gennaio 2022, la denuncia per la scomparsa di Shane O'Connor, 17 anni, è stato ritirata». «Non sono necessarie ulteriori azioni e al momento non sono disponibili ulteriori informazioni».

«Che riposi in pace e che nessuno segua il suo esempio.

Bambino mio. Ti amo così tanto. Per favore, stai in pace», ha scritto la cantante che successivamente ha twittato una canzone di Bob Marley con la didascalia: «Questo è per il mio Shaney. La luce della mia vita. Il fuoco della mia anima». «Il mio bambino dagli occhi azzurri. Sarai sempre la mia luce. Staremo sempre insieme. Nessun confine può separarci».

 

Sinead O'Connor: «Sono stata abusata fisicamente da mia madre»

Il lutto del figlio Shane è solo l'ulimo dei dolori che hanno costellato la vita della tormentata cantante irlandese. Sinead ha rivelato in passato particolari sconcertanti relativi alla sua infanzia, un’infanzia segnata, a suo dire, dagli abusi fisici e piscologici perpetrati ai suoi danni dalla madre. «Era posseduta: aveva una stanza della tortura, sorrideva e godeva mentre ti feriva. Mi costringeva a dire “Non sono niente” quando mi picchiava», ha raccontato l’artista, che ha spiegato come i suoi problemi mentali e la sua dipendenza dalle droghe siano stati direttamente ed indirettamente originati da quei maltrattamenti, subiti, stando alle sue parole, fino all’età di tredici anni.


Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Gennaio 2022, 13:28
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