Sabrina Salerno e Samuel Peron ospiti da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno raccontano della loro esperienza a Ballando con le Stelle. La salerno confessa subito che non è stato facile fidarsi di Samuel: «Io sono sempre stata una donna molto indipendente autonoma e avere fiducia e farmi condurre nel ballo non è stato facile». Conferma le sue parole il ballerino dicendo che trovare una connessione con lei è stato come dover costruire Roma.
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Sabrina ammette di essere molto autocritica: «Io questo mestiere non lo volevo fare, mi sono ritrovata giovanissima, a 17 anni, a lavorare con persone che erano la serie A. Tutto quello che è successo dopo l'ho preso con molto distacco. Oggi quando vedo le immagini del passato non mi riconosco, perché non era quella la mia anima».
Poi ricorda dell'abbandono del papà che non l'ha mai voluta riconoscere: «Ho scelto di chiamarlo a 12 anni perché ero curiosa di sapere chi mi aveva messo al mondo, ho cercato nome e cognome sull'elenco e l'ho chiamato.
Questo ammette che è stato il motivo di lotta con gli uomini per tutta la vita: «Ho sempre scaricato la rabbia sugli uomini, poverino mio marito e mio figlio». Però spiega che negli ultimi mesi della vita del padre lei lo ha perdonato e ha recuperato il rapporto: «Io l'ho richiamato, lui è stato molto aggressivo, ma io ho insistito e ci siamo visti e ho scoperto che era malato».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Dicembre 2021, 16:45
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