La Regina Elisabetta e i nipoti preferiti: così ha cambiato la legge per far avere un titolo reale a Charlotte e Louis

Ma la legge non vale per Archie e Lilibet

La Regina Elisabetta e i nipoti preferiti: così ha cambiato la legge per far avere un titolo reale a Charlotte e Louis

di Elena Fausta Gadeschi

Non è facile orientarsi tra le tante leggi e convenzioni che nel corso dei secoli si sono tramandate all'interno della royal family in merito alla trasmissione dei titoli reali. Fino al 1917 non esisteva una sola regola che chiarisse le situazioni di incertezza, fino a quando non fu re Giorgio V a mettere per iscritto che tutti i figli del monarca avevano diritto a dei titoli.

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Ma che dire dei nipoti? Il documento di inizio secolo concedeva il trattamento di principe e principessa solo ai nipoti in linea maschile, non in linea femminile. Non a caso sia Peter che Zara, i due figli della principessa Anna, non vantano titoli e per questo restano membri minori della famiglia reale britannica.

Fino a pochi anni fa vigeva una simile discriminazione anche tra i pronipoti. L'unico a cui per diritto sarebbe spettato il titolo era George, in quanto primogenito maschio. Questo significa che se la regina Elisabetta non avesse messo mano alla legge introdotta da suo nonno né Charlotte né Louis sarebbero stati fin da subito principessa e principe.

Alla loro nascita invece la sovrana fece in modo che anche loro potessero vantare i medesimi diritti fin dalla tenera età, in linea con le nuove leggi sull'uguaglianza di genere.

Sintetizzando con le parole della storica reale Marlene Koenig intervistata dal Daily Express, le Lettere Patenti del 1917 «hanno stabilito l'attuale sistema di chi è reale e chi non lo è»: «[Questi sono] i figli del sovrano, i nipoti del sovrano in linea maschile e il figlio maggiore del figlio maggiore del principe di Galles. La regina Elisabetta II ha cambiato l'ultima clausola per [includere] tutti i figli del figlio maggiore del principe di Galles. Questo è stato fatto nel momento in cui la nuova legislazione sulla successione per la parità di genere stava per diventare legge».

«Se la regina non avesse cambiato questo – spiega Koenig –, e il primo figlio di William fosse stato una ragazza, sarebbe stata designata come Lady Charlotte, non Princess Charlotte. Solo il figlio maggiore avrebbe avuto titoli reali fino a quando Carlo non fosse diventato re». Una volta salito al trono Carlo, Charlotte e Louis sarebbero risultati nipoti del nuovo re in linea maschile e, di conseguenza, sarebbero comunque diventati principessa e principe. Elisabetta non ha fatto altro che accelerare i tempi e concedere prima un diritto di cui avrebbero ugualmente goduto fra pochi anni.

La clausola non è stata estesa invece ai pronipoti Archie e Lilibet, che per il momento non sono ancora autorizzati ad avere titoli reali, almeno fino a quando Carlo non sarà re.


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Agosto 2022, 14:22
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