Paola Caruso e il suo dramma:
"Dopo l'emorragia, sono segnata dalla paura"
Tutto è accaduto all'improvviso, ha confidato al settimanale: "Era un sabato sera - ha spiegato la soubrette - ero con amici a casa a Roma quando ho sentito delle fitte terribili alla pancia. Dopo mezz'ora non riuscivo a muovermi per i dolori. Un'ambulanza mi ha portata in ospedale. Era chiaro che c'era qualcosa di grave, ma i medici non capivano cosa. Hanno aspettato tre giorni prima di pensare di operarmi senza sapere bene cosa cercare".
"Per fortuna un uomo forte - ha proseguito Caruso - un imprenditore di 42 anni che avevo incontrato 10 giorni prima che mi sentissi male, mi ha portata in una clinica dove hanno capito subito che l'emorragia partiva da un'ovaia. Prima di entrare in sala operatoria, il dottore mi aveva detto: 'Non so se riuscirò a salvarti l'ovaia'. La cosa peggiore che a 31anni ti puoi sentire dire, ho creduto che non avrei più potuto avere figli".
Invece, fortunatamente, l'operazione ha avuto successo: "Mi hanno salvato l'ovaia, oltre che aspirato tutto il sangue che avevo perso: era arrivato al fegato - ha concluso l'ex naufraga - dopo queste vicissitudini è uscito il mio lato più oscuro. La paura mi ha segnato per sempre. Non so se riuscirò a tornare a sorridere di nuovo".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Novembre 2016, 18:07
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