Amadeus e Giovanna Civitillo si sposano in chiesa: «È il coronamento del nostro sogno d'amore»

Intervistata da Candida Morvillo per il Corriere della Sera, Ornella Vanoni ha parlato innanzitutto della sua adolescenza e della sua giovinezza: «Ero giovane e bellissima, ma infelice perché non riuscivo ad apprezzarmi. Ero timida e insicura, mi vergognavo della cicatrice da tisi che avevo sul collo e quindi mandavo avanti il corpo, in shorts e zoccoli alti. A Paraggi mi multavano sempre per oltraggio al pudore. Per vincere la timidezza, un'amica mi convinse a scegliere il teatro e a iscrivermi alla scuola del Piccolo». Qui conobbe Giorgio Strehler, il suo primo grande amore: «Per un anno intero mi seguiva in auto mentre viaggiavo in tram. Mio padre era disperato, non riusciva ad accettare che avessi una storia con un uomo sposato. Lui è stato l'uomo che mi ha amato di più, io l'ho amato sicuramente di meno. L'ho lasciato perché soffrivo per i suoi vizi, che non riuscivo a sopportare. Giorgio mi ha fatto scoprire la cultura, anche se diceva che non ero portata per il teatro: era vero, perché soffrivo d'ansia e ancora oggi ho molti problemi a conviverci».
Ornella Vanoni oggi vive l'amore in maniera diversa, ma continua a vederlo come quando era una ventenne: «Per me è qualcosa di necessario, ritengo più importante amare che essere amata». Oggi la cantante vive due amori, entrambi in maniera platonica: «Con lo scrittore e poeta Pino Roveredo ho un rapporto a distanza, lui sta a Trieste, io a Milano. Un amore che non si consuma, quindi eterno. E poi c'è Francesco Leto, altro poeta e amico dell'anima. Mi viene a trovare spesso, passiamo intere notti a parlare. Non cerco storie convenzionali. A 80 anni, il sesso non ti riempie il cuore e a convivere ti viene l’orticaria. Ho i miei vizi, voglio vedere Netflix fino all’alba».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Giugno 2019, 20:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout