Io sicuramente nell’ultimo anno sono stato molto autoriferito e concentrato sulla musica e questo ha creato problemi. Il primo amore è perfetto, tutto è bellissimo, solo che ti mancano le regole del gioco e quando le impari, spesso è troppo tardi: le pagine degli errori restano lì, non puoi strapparle dal diario, e quando gli errori diventano tanti è difficile che possa esserci un epilogo felice. Se mi guardo indietro oggi mi dico: “Siamo stati proprio stronzi”…”.
Quella è stata la prima volta che si innamorata (“Questa è stata la prima volta che ho sentito che un pezzo di vita si attaccava a un’altra persona”), e gli ha fatto un effetto particolare: “Mi sono accorto che la mia generazione è molto diversa anche nei rapporti sentimentali: viviamo se siamo in un algoritmo e, se non sei continuamente connesso, sei tagliato fuori da tutto. Troppa comunicazione fa sentire soli e l’amore oggi risponde più a un bisogno; c’è molta più ricerca dell’emotività che del sesso fine a se stesso, la scopata del sabato sera interessa sempre meno. Se le persone si confrontano più su un piano emotivo i rapporti diventano complessi e anche fluidi: la sessualità smette di essere una scelta nel momento in cui la scelta diventa l’emozione. Io ho incontrato una persona che mi ha emozionato, che fosse un ragazzo è del tutto irrilevante: in futuro potrebbe succedermi anche con una ragazza”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Gennaio 2017, 16:41
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