Martina Colombari, positiva al covid parla del "caso Mietta": «La salute è sacra: è una responsabilità personale e sociale»

Sulle sue attuali condizioni di salute rivela: «È una sensazione un po’ strana, ti senti proprio un appestato»

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Due giorni fa, con un post su Instagram, la showgirl Martina Colombari ha annunciato di essere risultata positiva al covid, dopo essersi sottoposta ad un tampone prima di andare su un set. In una intervista al Corriere della Sera, la Colombari ha parlato delle sue condizioni di salute. Ma non solo: ha risposto anche ad alcune domande sulla polemica relativa a Mietta, risultata positiva nel corso della sua partecipazione a “Ballando con le Stelle”.

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Nel post pubblicato sui social, la Colombari, che ha scoperto di essere positiva il 22 ottobre dopo una vacanza nella sua terra d'origine, Riccione, ha scritto: «Se non avessi fatto il vaccino sarebbe stato molto peggio», specificando di aver fatto entrambe le dosi da due mesi.

Come afferma nell'intervista, la showgirl ha deciso di condividere la notizia della sua positività anche per ricordare di non abbassare mai la guardia. «Io rifarei subito il vaccino - dichiara - perché ribadisco che sto benissimo e penso che se non l’avessi fatto magari sarei stata male in modo anche aggressivo». Ha poi raccontato come sta in questi giorni: «È una sensazione un po’ strana, ti senti proprio un appestato. Mi sono portata in camera una cyclette e per il resto leggerò e guarderò delle serie. Ma essere pigra non mi appartiene e spero che questi dieci giorni mi aiutino anche a lavorare sulla frustrazione di un contenimento».

Non è mancato il focus sul caso del momento: Mietta, concorrente di “Ballando con le Stelle” che, risultata positiva al covid, ha ammesso di non essere vaccinata, dopo alcuni momenti di titubanza, rispondendo alle domande di Selvaggia Lucarelli.

Sulla cantante, l’ex Miss Italia si è espressa così.

«È una sua libertà, ma dal momento che è uscita la notizia, a questo punto lo dici. C’è la privacy, certo, ma anche questa benedetta privacy viene invocata quando ormai siamo tracciati ovunque, soprattutto sui social».

E sottolinea: «Non giudico chi sceglie di non farlo, ma la salute è sacra ed è una responsabilità personale e sociale. Se persone ben più competenti di me mi suggeriscono di farlo, se mi indicano il green pass come una specie di via libera, pur sempre con precauzioni, io li ascolto».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Ottobre 2021, 18:06
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