Lapo Elkann: «Sono stato graziato da Dio. Avevo dei vuoti giganteschi e li colmavo con le sostanze»
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«Ho avuto varie peripezie - continua Lapo - ed è inutile nasconderlo, i miei alti e bassi sono di dominio pubblico e, dopo quello che mi è successo in Israele, ho avuto una spinta in più. Con la fortuna che ho avuto, non per il cognome o i soldi, ma per essere riuscito ogni volta a rialzarmi, mi è venuto spontaneo pensare ancora di più agli altri. La mia fondazione Laps è attiva dal 2016 e abbiamo realizzato diversi progetti a favore della cura e del benessere dei minori. Con l’emergenza coronavirus, quindi, ci è sembrato naturale incrementare gli sforzi a favore dei più fragili».
Il nipote di Gianni Agnelli parla anche del suo passato: «Nella vita niente ti è regalato e niente è semplice, ci sono stati momenti dove dentro di me avevo buchi giganteschi. Molti diranno che, essendo nato ricco, ho avuto vantaggi e infatti non mi lamento e non faccio la vittima, dico comunque che qualunque essere umano può attraversare dei grandi vuoti. Io ho provato a colmarli in modo sbagliato, con le sostanze. Finché non ho trovato, anche grazie agli affetti veri, la pace e la forza interiore, ma bisogna lavorare ogni giorno. Tutto quello che è esteriore, come il successo, non conta se non capisci qual è il tuo posto nel mondo».
L'affetto a Lapo è arrivato soprattutto dai fratelli John e Ginevra: «Sono stato insicuro e l’amore e l’affetto che sento attorno mi hanno dato grandissima forza ed energia per ripartire. Il sostegno mi è sempre arrivato da mio fratello, da mia sorella, tra noi tre c’è un cordone d’amore che ci legherà per sempre, ci vogliamo un bene pazzesco e senza i miei fratelli non sarei quello che sono».
L’altro grande amore che Lapo confessa è per L’Italia, quello che lui chiama le sue radici: «Ho tantissima voglia di mettere radici e le radici numero uno sono il mio Paese. Posso girare il mondo, ma questa è casa mia».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Giugno 2020, 22:47
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