Oggi ricorrono i 24 anni dalla morte di Lady Diana e il suo ricordo resta indelebile. La sua figura è diventata iconica e nel corso degli anni in molti hanno gridato al complotto con l'ansia di voler trovare un responsabile. Tra le testimonianze più scioccanti sull'incidente a Parigi del 31 agosto 1997 spunta quella di Sami Nair, l'allora consigliere del ministro degli Interni francese, che ha assistito agli ultimi istanti di vita della principessa del Galles.
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Lady Diana, l'anniversario della morte
La sera del 31 agosto Nair ricevette una telefonata: c’era stato stato un gravissimo incidente in un tunnel e pareva vi fosse coinvolta una persona molto importante. Poco dopo la conferma sull'identità della persona in questione. La principessa era ancora viva e lottava tra la vita e la morte. Sami Nair si precipitò all’ospedale Pitié Salpêtrière, ma l’ambulanza arrivò con 45 minuti di ritardo, tra l’1:30 e l’1:45.
Lady Diana, l'anniversario della morte
Il consigliere Nair dovette mantenere il riserbo e potè parlare solo nel 2017, quando ormai era lontano dalla politica. Raccontò anche della reazione dell’ambasciatore britannico che iniziò a piangere. Su Mohammed al-Fayed, padre di Dodi, l'uomo vicino alla principessa che perse la vita sul colpo, raccontò: . «Vidi un uomo molto alto, pallido, ma con un modo di fare, una nobiltà straordinari. Diceva: ‘È il destino, Dio ha voluto così’. Chiese di vederla. Il ministro acconsentì. Andò da lei. Posò la mano sulla sua fronte... Mi resi subito conto dell’importanza di ciò che era successo. La mia prima reazione fu quella di tacere, di evitare i giornalisti. Mi offrirono molti soldi per parlare, soprattutto gli americani, ma non ho mai accettato».
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Agosto 2021, 21:56
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