Kobe Bryant e la figlia Gianna morti un anno fa, mamma Vanessa pubblica la lettera dell'amica del cuore: «Ci ha reso migliori»

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Kobe Bryant e la figlia Gianna sono morti un anno fa in un incidente in elicottero. La perdita dell' ex fuoriclasse dei Lakers a soli 41 anni e della promessa del basket femminile di soli 13 anni ha sconvolto la famiglia, ma anche tutto il resto del mondo. Oggi, nel giorno dell'anniversario della morte, Vanessa Bryant, mamma e moglie delle vittime, ha ricordato Gianna con un post su Instagram in cui pubblica una lunga lettera scritta da un'amica della ragazza scomparsa troppo presto. 

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«Oggi ho ricevuto questa dolce lettera da una delle migliori amiche di Gianna, Aubrey. Ti amo Aubz (come ti chiamerebbe la mia Gigi). Grazie mille per aver condiviso meravigliosamente alcuni dei tuoi ricordi della mia Gigi con me e per avermi permesso di condividerli qui sul mio Instagram.La mia Gigi è INCREDIBILE e apprezzo davvero la tua premurosa lettera. Ti amava così tanto. Mi mancano così tanto la mia bambina e Kob-Kob», ha scritto riportando la tenera lettera scritta dall'amica della figlia. Poi prosegue: «Non capirò mai il perché e il come questa tragedia sia potuta accadere a esseri umani così belli, gentili e sorprendenti. Non sembra ancora reale. Kob, l'abbiamo fatto bene. Gigi, rendi ancora orgogliosa la mamma. Ti amo!».

L'amica di Gianna scrive alla madre che Gigi era un figlia meravigliosa: «Se mai sarò mamma spero di avere una figlia come lei». La ricorda come una ragazza forte, amante della vita: «Giocare a basket con lei per 4 anni mi è stato d'insegnamento, era fiera e competitiva ma anche sorridente», ne ricorda la grande umanità anche in pieno agonismo, ricorda che le dava sempre il suo snack durante gli allenamenti quando lo dimenticava ed era pronta a sollevarla sempre nei giorni più brutti. «Ci sono momenti in cui la sua assenza mi fa cadere nella disperazione», prosegue, «Ma la sua esistenza ci ha resi tutti migliori, ha cambiato le nostre vite e spero che in questi momenti di grande dolore tu possa aggrapparti a questo, capire che meravigliosa figlia hai generato.

Noi tutti ti siamo grati per il lavoro che hai fatto con Gigi».

Un anno fa scompariva non solo una stella del basket, considerato tra i miglior giocatori della storia dell'NBA (5 titoli vinti con i Lakers, più due ori olimpici con la nazionale Usa), ma anche un personaggio amato in tutto il mondo per la sua generosità e il suo attivismo. Fu ad esempio in prima linea contro la polizia violenta nei confronti degli afro-americani nonché fermo sostenitore dello sport giovanile come strumento di emancipazione. Non solo un cestista quindi ma anche un punto fermo per intere comunità di emarginati. E' stato inoltre premio Oscar nel 2018 con il regista e animatore Glen Keane nella categoria miglior cortometraggio d'animazione per 'Dear Basketball', da lui sceneggiato ispirandosi alla sua lettera di addio al basket.

E poi c'era la sua storia d'amore con l'Italia. Kobe adorava il Bel Paese al punto da dare alle sue quattro figlie tutti nomi italiani o di ispirazione italiana. In Italia aveva passato la sua infanzia, dai 6 ai 13 anni spostandosi nelle varie città dei club per i quali giocava il padre Joe. Da Rieti a Reggio Calabria, da Pistoia a Reggio Emilia. E proprio Reggio Emilia ha deciso di dedicargli una piazza in coincidenza del primo anniversario della sua morte e della figlia. Lo spazio prenderà il nome di Largo Kobe e Gianna Bryant.

Non è previsto invece alcun omaggio da parte dei Lakers. La squadra ha deciso infatti di tenere un basso un profilo. Tributo invece dai writers di Los Angeles che hanno decorato alcuni muri della città con opere gigantesche e colorate ispirate da Kobe. Infine dalla vedova Vanessa un appello su social a tutta la stampa, quello di non trasmettere durante la programmazione per l'anniversario qualsiasi immagine relativa allo schianto.


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Gennaio 2021, 12:42
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