Già, perché Ivanka Trump aveva giurato, pochi mesi fa, di non voler entrare nella squadra di papà Donald, neanche in caso di vittoria elettorale.
A distanza di qualche settimana, una volta ufficializzato l'arrivo nel team della Casa Bianca, Ivanka Trump ha rilasciato un'intervista alla trasmissione 'This Morning' sulla CBS. Quando le hanno chiesto se si sentisse effettivamente complice, lei ha risposto così: «Non so cosa vuol dire complice. Se essere complice è volersi impegnare e dare il massimo per fare qualcosa di buono, allora sì, sono complice». L'avvenenza e l'appeal, anche mediatico, di Ivanka Trump ha avuto un effetto clamoroso. Come riporta l'account di un noto dizionario di lingua inglese, sul sito la parola 'complicit' è stata la più cercata nelle ultime ore.
📈'Complicit' is our #1 lookup after Ivanka Trump told CBS "I don’t know what it means to be complicit." https://t.co/HEqWBltPUc
— Merriam-Webster (@MerriamWebster) 5 aprile 2017
📈 'Misogyny' is our #2 lookup right now. https://t.co/7pG0hLYZll
— Merriam-Webster (@MerriamWebster) 7 aprile 2017
«A volte dissento da mio padre, lui lo sa ma mi ascolta sempre. Lo faceva quando si parlava d'affari, lo fa anche ora alla Casa Bianca» - ha poi aggiunto Ivanka Trump - «Non capisco le critiche su mio marito Jared: è un uomo intelligente e brillante, di cui mio padre si fida, e che non ha paura di ammettere i propri limiti e la propria ignoranza. Proprio per questo ha voluto un team di esperti intorno a lui».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Aprile 2017, 13:16
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