Giulio Berruti e il bullismo: «A 14 anni un gruppo di ragazzi ha gettato me e il mio motorino dentro un cassonetto dell'immondizia»

Giulio Berruti e il bullismo: «A 14 anni un gruppo di ragazzi ha gettato me e il mio motorino dentro un cassonetto dell'immondizia»
Giulio Berruti si racconta, dal bullismo ali traguardi raggiunti. In un lungo post dal suo account Instagram l’attore infatti in un lungo post ha confessato, quando era ancora un quattordicenne, di essere stata gettato nel secchio dell’immondizia assieme al suo motorino da un gruppo di ragazzi più grandi.

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 Il momento non è stato semplice da affrontare: “Ho avuto un adolescenza molto fortunata – ha scritto sul social - ma spesso complessa. Ero un ragazzo a tratti introverso, curioso ma un pó insicuro. Ero anche molto magro e non troppo alto. Cosi qualcuno se ne approfittava. A 14 anni, un gruppo di ragazzi decise di gettare me ed il mio motorino dentro un cassonetto dell' immondizia davanti ad un locale molto frequentato solo per il gusto di umiliarmi. C'era anche una ragazza che all'epoca mi piaceva tantissimo, vide la scena e si mise a ridere con le sue amiche voltandomi le spalle. Fu un esperienza atroce per me,ma l' adolescenza é spietata si sà e purtroppo quello fu soltanto uno di mille episodi simili.Poi gli anni passano, la vita cambia cosi come le amicizie, e conosco le arti marziali. A 19 anni di colpo pesavo 104 chili per 1.92 di altezza.



Non si avvicinava più nessuno,cosi come oggi. Capita che a volte,peró, incontri ancora alcune di quelle persone, e quando succede, sento spesso il loro imbarazzo, la loro difficoltà nel sostenere il mio sguardo. Mi arrivano si e no ai capezzoli e pesano la metà di me”.
Poi ha avuto la sua rivincita: “ Ma non é questo il punto.Il loro imbarazzo é dato da ció che con il silenzio, la fatica e l'impegno, sono riuscito a costruire per me stesso mentre alcuni di loro ancora no. E non c'é rivincita migliore dei fatti, perché i traguardi , anche se piccoli, pesano come macigni a questa età. Perció concentratevi su voi stessi, non su cosa pensano gli altri di voi. È un loro problema non il vostro. Concentratevi su cosa vi piace,su cosa vi appassiona, cercatelo con la fame dell'anima,date il tempo ai tormenti di scavarvi nel profondo,di spingervi a domandarvi se esiste altro per voi stessi, sono voci interiori che ci guidano,ascoltatele. Imparate a lottare contro il mondo per inseguire i vostri sogni e se sbagliate non giudicatevi, andate avanti, senza rimorsi, perché serve molto coraggio anche solo per provarci.



La pazienza di capire,di misurarsi con le cose, la curiosità del vivere, sono scintille primordiali che a molti mancano. Ed é cio che più li spaventa, perché una vita senza amore, senza scopo, é una vita persa. L'adolescente lo sa bene, ma non é capace di codificarlo, io ci sono riuscito da poco, e voi?”.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Maggio 2020, 19:30
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