Verissimo, Enrico Nigiotti rivela: «Sono un istintivo, ma non mi pento delle mie scelte. Mi manca nonno, era un amico»

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Enrico Nigiotti, reduce dall'esperienza a Sanremo 2020, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo. Il cantautore toscano, raccontando tanti aneddoti della sua vita, ha spiegato: «Sono sempre stato un po' turbolento, già da bambino. Andavo a scuola dalle suore, a quattro anni strappai il velo a una di loro, ero curioso e non riuscivo a vedere la sua faccia».

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«Sono sempre stato un istintivo, ma non mi pento delle mie scelte. A cominciare da quanto accaduto ad Amici: avevo poco più che vent'anni, ero innamorato e mi autoeliminai per amore di Elena. Rinunciai ad un contratto discografico e dopo due mesi ci eravamo lasciati. In quel momento sono stato più uomo che artista e professionista, ma quella mia scelta non è un rimpianto» - racconta Enrico Nigiotti - «Ho sempre preso la responsabilità di ogni mia decisione, sono fatto così. Il giorno dopo ero andato a lavorare in campagna con mio nonno Tommaso, in qualche modo dovevo mantenermi perché la musica non mi dava da vivere e arrotondavo dando lezioni di chitarra».
 
 

La carriera di Enrico Nigiotti si è sviluppata lungo strade decisamente tortuose. Dopo aver rinunciato ad Amici nel 2010, il cantautore livornese aveva partecipato anche a X Factor e da lì aveva ripreso il percorso verso il successo. Senza dimenticare però le proprie origini. «Mi manca molto nonno Tommaso, è per lui che, dopo la sua morte, ho scritto nonno Hollywood. Mi ha insegnato tante cose e, più che un nonno, l'ho sempre visto come un vero amico» - spiega un commosso Enrico Nigiotti - «Andare tra i 'big' di Sanremo è stato molto positivo: l'importante è esserci, ora dopo il Festival è uscito l'album e sto preparando il tour. Il contatto col pubblico è fondamentale per ogni artista».
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Febbraio 2020, 18:40
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