«Decisioni inaccettabili», Daniele Silvestri contro Mattarella. Poi corregge il tiro: «Ecco cosa volevo dire»

«Decisioni inaccettabili», Daniele Silvestri contro Mattarella. Poi corregge il tiro: «Ecco cosa volevo dire»
«Le decisioni di Mattarella sono inaccettabili: sbagliate nel merito, miopi nello scopo, pericolose nei risultati e irrispettose verso i cittadini. Peccato». Questo il testo di un tweet di Daniele Silvestri, che ieri sera ha generato non poche polemiche dopo queste dure critiche nei confronti del presidente della Repubblica, 'reo' di aver posto il veto su Paolo Savona come ministro dell'Economia nel 'governo del cambiamento'.

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Le esternazioni del cantautore romano non sono andate giù a molti fan e non solo: diversi utenti, su Twitter, non l'hanno presa benissimo. I più miti hanno infatti invitato Daniele Silvestri a concentrarsi solo ed esclusivamente sulla propria carriera musicale, ed è a questo punto che il cantante ha deciso di affidarsi ad un post su Facebook per correggere il tiro e spiegare meglio il proprio pensiero.

«Non sono grillino né leghista, ho votato Potere al Popolo, ma il veto di Mattarella per me è un errore. Non un'azione eversiva o incostituzionale, ma un errore, in primis di strategia: ora quei partiti potranno facilmente gridare al complotto e, in vista di nuove elezioni, avranno un consenso ancora più ampio» - spiega Daniele Silvestri su Facebook - «Inoltre, il veto su Savona mi sembra dettato da ragioni di opinione. Non parlatemi dei casi precedenti, li ritengo diversi, Mattarella avrebbe dovuto accettare quel ministro e consentire al governo di partire, dubito che saremmo usciti dall'Europa e tornati alla lira. Ora invece le parti stanno già gridando alla dittatura imposta dalla Germania».

Successivamente, il cantante romano spiega anche il contenuto del tweet: «L'ho dovuto tagliare per ragioni di spazio, ho sbagliato a non scrivere subito su Facebook. Il testo originale era "Mi dispiace, ma faccio davvero fatica ad accettare le decisioni del presidente Mattarella. Credo siano sbagliate nel merito, miopi nello scopo, forse perfino pericolose nei probabili risultati, e da ultimo (non pensavo di doverlo mai dire) irrispettose nei confronti dei cittadini. Che peccato". Invece ho scelto di partire direttamente con il termine 'inaccettabili', che pende pericolosamente dalla parte di chi ora parla di impeachment». E ancora: «Non sono un fan di Savona, ma non credo neanche che sia un pazzo criminale. Sono un europeista convinto, ma vorrei un'Europa migliore di quella che ci ritroviamo. Mi hanno insegnato che vanno rispettate le opinioni diverse, che anzi ci si batte perché siano rispettate. A maggior ragione in questo caso, quando è stato più volte lo stesso capo dello stato a pretendere - giustamente - che questo governo fosse un governo politico. E se non lo è nell’attuazione delle politiche economiche dove deve esserlo? E adesso avanti pure con gli insulti. Io almeno so di essermi chiarito».
 

 



Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Maggio 2018, 09:53
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