Parlando della quarantena da Daniela Santanchè, aggiunge: «Leggevo giornali, telefonavo, stavo alla tv. Sono state brutte la solitudine e l'impossibilità di vedere mio figlio». In merito all'accusa di essere annoverato fra i negazionisti del virus, spiega: «Ho solo dato ragione al dottor Alberto Zangrillo quando diceva che il virus era clinicamente inesistente, non che non esistesse più.
Oggi i medici lo conoscono e trattano meglio. Infatti, l'ho preso e ne ho avuto conferma».
Per Briatore «il caso Sardegna è stato un attacco mediatico orchestrato politicamente e il Billionarie è stato strumentalizzato perché noto in tutto il mondo. Il messaggio era che qui tutti avevano il virus e in Emilia zero: solo le discoteche di destra avevano il virus, quelle di sinistra no». E sui dipendenti risultati positivi afferma: «Ne ho mille nel mondo. Io che colpa ho e loro che colpa hanno se lavoriamo? Devo licenziarli? A Londra, a Montecarlo, siamo stati sempre aperti. Mi devo scusare perché dò lavoro? È una follia».
Per Briatore, «bisogna usare mascherine eccetera, ma far ripartire l'economia. Dare i bollettini ogni giorno spaventa e distrae da disoccupazione, ritardi nell'erogare i sussidi e incapacità del governo. In Francia hanno ridotto la quarantena a sette giorni e vedo che funziona. In Italia i 10 giorni mi sembrano una buona idea».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Settembre 2020, 11:06
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