La Orkin, morta nel 1985, dopo una carriera come fotografa e regista, e la Allen (Craig era il cognome del suo secondo marito), sono rimaste amiche per tutta la vita. Allora la Allen, americana come la Orkin, era appena uscita dal college e stava facendo un viaggio nel Vecchio Continente. "La scelsi perché era bella, luminosa e, diversamente da me, era alta: doveva sembrare una Beatrice della Divina Commedia che passava attraverso questa dozzina di uomini", spiegò nel 1995 al New York Times. "Chiesi solo a un paio di uomini di non guardare verso la macchina fotografica" e scattò. Nacque così uno dei capolavori della fotografia, riprodotto e diffuso ovunque, su poster, calendari e cartoline. La didascalia diceva in poche parole: "Pubblica ammirazione... non vi agitate, in Italia è normale, i galantuomini sono più rumorosi degli uomini americani".
Nel tempo a questa foto fu attribuito un significato di umiliazione della donna che non era nelle intenzioni dell'autrice, né della protagonista. Ma quello che lo scatto voleva comunicare era tutt'altro: solo ammirazione e curiosità. "Non avevo paura, non c'era pericolo perché erano altri tempi", spiegava la Allen, che dopo essersi laureata in storia dell'arte a New York nel 1950 e aver viaggiato a lungo, trovò impiego come copywriter in una società di pubblicità e si sposò con il conte di Treviso, Achille Passi. Una famiglia all'antica, tant'è che alla madre del conte prese un colpo quando vide la foto, con tanto di didascalia e nome della nuora, su un libro fotografico, nove anni dopo la pubblicazione su Cosmopolitan: l'uomo seduto sullo scooter, che guarda il posteriore della donna, era il cugino di suo marito.
Il nome della Allen non fu più pubblicato nelle didascalie dello scatto, su richiesta della famiglia Passi.
Ma non finisce qui: l'immagine ha un legame anche con il futuro marito della "modella": dopo il divorzio dal conte nel 1970, lei tornò a New York e conobbe Robert Cross Craig, il futuro marito, che riconobbe in uno degli uomini della foto il suo partner d'affari in Italia Carlo Marchi. Le nozze furono celebrate otto anni dopo e i due rimasero sposati fino alla morte di lui nel 1996. Oltre al figliastro del primo matrimonio, la Allen-Craig, lascia un altro figliastro e due figliastre, 11 nipoti e 9 pronipoti. "Non so se quello scatto mi ha cambiato la vita", ha ammesso la donna sul Guardian nel 2015 "ma sicuramente mi ha fatto divertire molto e mi ha assicurato una quantità incredibile di pasti gratis nei ristoranti italiani".
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Maggio 2018, 17:42
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