Mauro Trabalza e Cielo Pessione, a "Oggi è un altro giorno" il commosso ricordo di Aldo Fabrizi

Mauro Trabalza e Cielo Pessione, nipoti di Aldo Fabrizi, ospiti del programma di Serena Bortone su RaiUno

Mauro Trabalza e Cielo Pessione, a "Oggi è un altro giorno" il commosso ricordo di Aldo Fabrizi

Mauro Trabalza e Cielo Pessione, nipoti di Aldo Fabrizi, ospiti di “Oggi è un altro Giorno” di Serena Bortone su RaiUno per un ricordo del grande attore romano.

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Mauro Trabalza e Cielo Pessione, nipoti di Aldo Fabrizi, ospiti di “Oggi è un altro Giorno” di Serena Bortone su RaiUno

 

Mauro Trabalza e Cielo Pessione a "Oggi è un altro giorno"

Mauro Trabalza e Cielo Pessione, nipoti di Aldo Fabrizi, ospiti di “Oggi è un altro Giorno” di Serena Bortone per il ricordo del grande attore. Aldo Fabrizi ha avuto una vita difficile: «Aveva una carretta e un cavallo – ha raccontato Cielo -  con cui caricava frutta e la portava al mercato. Si trovò orfano a 11, aveva 5 sorelle e diventando praticamente capofamiglia cominciò a fare tanti lavori, con cui poi disegnò tanti personaggi portate sulle scene».

Aldo Fabrizi ha avuto una grande carriera: «Mi ha lasciato il ricordo di profumo di carta e vestiti puliti, borotalco e sugo.

Era un uomo impegnato, molto coerente. Netto, pulito. Ha sempre seguito la sua visione della vita rigorosa ed è questo che l’ha tenuto distante da ricordi più completi e rispettosi della sua complessità come artista. In 11 anni ha fatto la regia di 9 film e interpretati molti altri, è stato produttore e attore e sceneggiatore di tutte le pellicole di cui ha fatto parte. E poi ha scritto diverse poesie».

Indimenticabile la sua interpretazione in Roma Città Aperta con Anna Magnani: «Rapporto spinoso, due prime donne delle spettacolo. Ci sono molte cose non raccontate che sono accadute durante le riprese di questo film… Hanno lavorato bene insieme, ma il suo affetto l’ha riversato su persone come Totò, di cui aveva una grande stima».

Noto il rapporto dell’attore con il cibo: «I pastifici gli regalavano diversi tipi di pasta – ha raccontato Mauro -  e lui li metteva nella “Stanza della pasta” e la regalava a tutti quelli che lo andavano a trovare. Aldo era molto protettivo con la sorella Elena (Sora Lella), ricordo che quando arrivava al ristorante si guardavano per qualche secondo negli occhi, poi si sedevano e parlavano davanti a un bicchiere d’amaro. Noi ad Aldo davamo del voi come faceva lui con la madre. Le sue radici popolari, difficili, l’hanno arricchito, gli hanno dato una forza incredibile».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Novembre 2021, 17:11
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