Le Iene, inviato e cameraman picchiati dal ristoratore. Colpo di scena al processo: «Abbiamo il video»

Si aggrava la posizione del gestore dell'ex trattoria Bazzichet di Giavera del Montello e del figlio Mauro

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di Giuliano Pavan

«Ci siamo presentati per fare delle domande e invece di avere delle risposte abbiamo ricevuto solo botte». È iniziata così, in tribunale, la deposizione di Michele Cordaro, inviato de Le Iene che si è costituito parte civile assieme al cameramen Enrico Maria Didoni, nel processo a carico di Claudio Zanatta, 68 anni, gestore dell'ex trattoria Bazzichet di Giavera del Montello e il figlio Mauro, 44, accusati di aver malmenato e distrutto la telecamera dei due professionisti del programma televisivo di Mediaset.

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Cosa è successo in Aula

Deposizione che ha portato all’aggravamento delle accuse nei confronti di padre e figlio: il pubblico ministero Massimo De Bortoli ha infatti modificato il capo d’imputazione contestando agli Zanatta anche il reato di rapina aggravata.

Non è stato l’unico colpo di scena: Didoni, sotto giuramento, ha affermato che quel giorno indossava una telecamera nascosta sotto i vestiti («proprio per avere delle prove qualora capitassero situazioni di questo tipo») che ha ripreso tutta la scena.

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Immagini che il loro legale chiederà, nel corso della prossima udienza, che vengano proiettate in aula. Gli inviati del Le Iene, il 9 maggio del 2019, si erano presentati nella trattoria di Giavera per raccogliere la versione del 68enne su presunte inadempienze contrattuali legati a eventi, soprattutto di degustazione di vini.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Giugno 2023, 13:09
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