GFVip, Patrizia Rossetti torna in casa dopo il Covid e confessa: «Avevamo tutti un telefono»

Tecnicamente si tratterebbe di una violazione del regolamento, ma la Rossetti ha chiarito che quei telefoni non avevano internet

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di Redazione web

Patrizia Rossetti è rientrata nella casa del Grande Fratello Vip e ha raccontato come sono stati i giorni in isolamento a causa del Covid. La concorrente confessa che lei e gli altri malati erano in possesso di un telefono e che comunicavano comunque tra di loro gridando, stando di fatto in stanze diverse.

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La quarantena

Attilio Romita, Wilma Goich, Patrizia Rossetti, Luca Onestini e Charlie Gnocchi sono tornati negativi e così guariti dal Covid hanno potuto far rientro nel loft di Cinecittà tra sorrisi e grandi abbracci. I concorrenti sono rimasti isolati per 15 giorni e una volta tornati hanno raccontato agli altri concorrenti come hanno trascorso il loro tempo. Wilma Goich ha rivelato che lei e gli altri comunicavano urlando, poi ha aggiunto che c’era un guardiano che controllava che non si incontrassero. Patrizia Rossetti invece ha spiegato che per seguire la diretta durante le due puntate la produzione aveva dato loro un telefono.

Il regolamento

Tecnicamente si tratterebbe di una violazione del regolamento, ma la Rossetti ha infatti prontamente chiarito che quei telefoni non avevano internet: «Avevamo le cuffie e la puntata di lunedì, anche la doppia ricarica.

La prima volta è stata un casino perché avevamo meno carica. Dal telefonino vedevamo tutto, anche lo studio», ha spiegato Patrizia. E ancora: «Non c’era la televisione, facevamo tutto con il telefono. Noi vedevamo proprio tutta la puntata, non come voi. Abbiamo visto anche la fine Nikita che parlava di Luca. Con Wilma abbiamo parlato a distanza in albergo e lei mi diceva che con Daniele è amicizia. Adesso qui cambia versione e parla di amore platonico. Dallo studio facevano passare una storia d’amore e noi dicevamo che era un’amicizia. Adesso cambia opinione. Lei non mi ha parlato così quando eravamo in quarantena».

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Wilma conferma: «Ci portavano il mangiare da fuori. Oggi mi hanno portato la minestrina con i risoni, perché avevo mal di pancia. Ci davano tutto in dei contenitori chiusi. Ragazzi, non avete idea di Patrizia Rossetti. Tutto il periodo che siamo stati chiusi lei brontolava, dalla finestra, dalla scala, che urlava. Ci sentivamo così. I primi giorni non c’era nessuno, solo il guardiano che ci avvisava ‘non potete uscire e incontrarvi’. Quindi lei urlava dalla scala che era lontanina dalla mia camera, ma io sentivo l’eco. Io stavo al piano terra. Poi sentivi anche Charlie che rispondeva urlando, Attilio che si lamentava».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Novembre 2022, 11:44
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