Tavola rotonda digitale "Il gioco buono: un alleato contro l'illegalità"

Tavola rotonda digitale "Il gioco buono: un alleato contro l'illegalità"

Oggi, 28 ottobre si è tenuta la tavola rotonda digitale "Il gioco buono: un alleato contro l'illegalità" organizzata dal think tank Formiche in collaborazione con SWG. L’iniziativa è stata l’occasione per la presentazione del progetto di ricerca sviluppato da SWG con il contributo di Lottomatica “Da Grandi si Gioca” che ha indagato il rapporto tra gli adulti italiani e il gioco. I risultati della ricerca SWG, condotta attraverso lo strumento del focus group e dell’intervista online, hanno portato alla luce elementi nuovi rispetto al ruolo del gioco legale nel nostro Paese e al profilo dei giocatori.

Nel passaggio dal concetto di gioco in generale, a quello di gioco con vincita in denaro, fino all’immagine del giocatore di giochi con vincita in denaro – si legge nella ricerca – si registra un climax di crescente negatività che ribalta l’accezione inizialmente positiva del concetto di giocare. “Nell'immaginario dei non giocatori, il giocatore compulsivo è più spesso associato a situazione di marginalità mentre tra i giocatori assidui, a prescindere da quello che è il gioco giocato, l'immagine è molto più indifferenziata. La percezione della diffusione della ludopatia è fortemente distorta, con una visione del tutto simile a quella legata alla dipendenza da alcool"- ha affermato Riccardo Grassi, Direttore di Ricerca SWG, durante la presentazione dello studio - L'incontro ha inoltre offerto un'occasione di confronto e dibattito sul tema del gioco legale e sulle sue implicazioni, dalla tutela del giocatore al contrasto al gioco illegale. Alla discussione sono intervenuti, tra gli altri, Pier Paolo Baretta, Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, l’Avvocato Alessandro Canali responsabile dell’Ufficio del Vicedirettore dell’Agenzia Dogane e Monopoli, Giuliano Frosini, Senior Vice President di Lottomatica Holding.

Al campione degli intervistati da SWG è chiara la finalità del gioco legale in termini erariali.

Lo Stato però continua ad apparire come un Giano bifronte: da un lato chiede ai giocatori di giocare responsabilmente e con moderazione, dall’altro aumenta il numero di giochi a disposizione, mantenendo basse le vincite per massimizzare il proprio profitto. "Negli anni scorsi ci siamo concentrati sulla pubblicità e sulle slot, come strumento di potenziale induzione alla compulsività: sugli apparecchi siamo intervenuti pesantemente, riducendone il numero e la distribuzione sul territorio. Nel 2021 dobbiamo impegnarci nel riassetto normativo complessivo del settore del gioco" e «spostare le gare nel 2022, in modo che siano realizzate con dei bandi coerenti con questa riforma, che mi sembra necessaria” ha dichiarato il Sottosegretario Baretta.

I concessionari, emerge dalla ricerca, hanno poche responsabilità e possibilità di intervento se non nel contenimento della ludopatia al quale dovrebbero dedicare interventi sempre più concreti e diretti. “C’è l'idea che questo settore abbia a che fare con qualcosa di negativo – ha commentato Giuliano Frosini di Lottomatica- ma il settore dei giochi pubblici legali si è irrobustito grazie a un processo di legalizzazione progressivo iniziato negli anni '90. Diversi esponenti politici non sembrano voler ripensare a quell’impianto, anzi sembrano determinati ad andare avanti, anche perché questo processo è l'unico che garantisce ordine pubblico e legalità".


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Ottobre 2020, 20:03
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