Thomas, gli elementi in mano a chi indaga per risolvere il caso: il punto sulle indagini

Thomas, gli elementi in mano a chi indaga per risolvere il caso: il punto sulle indagini

di Giovanni Del Giaccio


Una settimana fa gli spari, la diffusione sui social della notizia che Thomas era morto, poi la smentita dei familiari e le ore di angoscia successive. Fino al bollettino dell'ospedale San Camillo di Roma che decretava il decesso del ragazzo. Cosa sappiamo e cosa, invece, deve ancora emergere? Soprattutto, cosa hanno in mano gli investigatori?

IL MOVENTE

La prima ipotesi, quella più accreditata, è che le risse del sabato e della domenica prima fossero legate a vicende di droga. Un mercato fiorente, quello di Alatri, per chi spaccia al minuto. I ragazzini che lo gestivano e si fronteggiavano avevano coinvolto un adulto che il sabato aveva picchiato con altri gli avversari e la domenica era stato addirittura appeso a una balaustra. Un'onta da far pagare con il sangue, da qui la spedizione della sera di lunedì.
C'è poi la ricostruzione di Omar, un ventenne che ha partecipato a entrambe le risse, il quale parla di movente razzista e intanto si è allontanato da Alatri per paura di ritorsioni.

IL BERSAGLIO SBAGLIATO

Era proprio lui, secondo il suo stesso racconto, il destinatario degli spari che puntavano, forse, solo a far vedere chi comanda. Thomas si trovava nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Soprattutto indossava lo stesso giubbotto chiaro di Omar.

In quell'angolo nei pressi della scalinata i sicari hanno visto l'indumento e hanno sparato. Da circa 30 metri, con una serie di ostacoli davanti (ringhiere, un albero, scaloni) o erano cecchini professionisti o la traiettoria ha fatalmente raggiunto Thomas.

IL PROIETTILE

Questo potrà essere stabilito ancora meglio combinando il proiettile che è stato rinvenuto, i segni a fianco alla porta di altri due colpi, con i risultati dell'autopsia in programma oggi. Avere il bossolo, fra l'altro, consente con il seriale di risalire all'arma. È, al momento, come cercare un ago in un pagliaio ma gli investigatori non lasciano nulla al caso e i carabinieri del raggruppamento scientifico di Roma stanno lavorando in tal senso. Sono in corso anche le ricerche sul T-Max nero con il quale sono arrivati e fuggiti i sicari. Al vaglio le denunce di furto di mezzi del genere, ma anche tutti i proprietari di quello scooter, dello stesso colore, intanto in provincia di Frosinone.

I TESTIMONI

Tanti e spesso in contraddizione fra loro quelli che sono stati convocati o si sono presentati spontaneamente dopo l'omicidio. Per questo Procura e carabinieri lavorano senza sosta a rimettere insieme le tessere del mosaico.
 


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2023, 07:18
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