La Cirinnà ad Anagni per parlare di diritti. «La morte di Willy figlia della cultura dell’odio»

La Cirinnà ad Anagni per parlare di diritti. «La morte di Willy figlia della cultura dell’odio»

di Paolo Carnevale
Un intervento appassionato in difesa dei diritti civili e del rispetto delle minoranze. Con un occhio anche a quello che è accaduto negli ultimi giorni tra Paliano e Colleferro; e con la consapevolezza che per queste cose bisogna combattere sempre. È quello che ha fatto ieri sera ad Anagni, nella Sala della Ragione, la senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà, madrina della legge sulle unioni civili, ed in prima fila per l'approvazione della legge Zan contro l'omotransfobia. Un intervento fatto durante un convegno sui diritti civili fortemente voluto dal movimento Cittatrepuntozero, il cui consigliere comunale Fernando Fioramonti ha diretto il dibattito che ha visto, tra gli intervenuti, anche il sindaco Daniele Natalia. La Cirinnà nella sua relazione ha parlato dell’importanza di contrastare l'odio; «in molte zone d’Italia- ha detto riferendosi ai fatti di Colleferro ed alla morte di Willy- si muore ancora di odio; la legge per le unioni civili è stata un momento importante di avanzamento della nostra società, ma bisogna andare avanti». La senatrice ha poi voluto commentare le polemiche che sono state scatenate ad agosto ad Anagni dall’evento sovranista «Cultura ed identità»; «molto spesso-ha detto-si dà voce ad esperienze sovraniste; i comuni devono anche cercare di dare voce anche le altre realtà». Tra i presenti c’era anche il professor Angelo Schillaci, tra i collaboratori nella stesura della legge contro l'omotransfobia. Che ha esposto i punti principali del disegno; dalla presenza di interventi contro chi si macchia di crimini del genere, alle azioni a sostegno di chi è vittima di azioni omotransfobiche. Nel dibattito successivo il sindaco Natalia ha voluto replicare alle polemiche scatenate da patrocinio concesso a suo tempo al festival Cultura ed identità. «Anagni- ha detto- ha sempre patrocinato tanti convegni senza operare censure. Anzi ci candidiamo ad ospitare un convegno sui temi portati avanti dalla senatrice». Non sono poi mancati, come detto, riferimenti alla tragica morte di Willy Monteiro. Figlia, ha detto la Cirinnà «di una cultura dell'odio e dell’apparenza che noi dobbiamo cercare di superare. Dando voce anche a chi esce dagli schemi tradizionali. Dobbiamo uscire dagli steccati per cercare di andare –ha concluso la senatrice- verso una vera integrazione».
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Settembre 2020, 22:22
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