Provincia Frosinone zona rossa da lunedì 8 marzo: perché si è arrivati alle nuove misure e cosa cambia

Frosinone zona rossa da lunedì: perché le nuove misure e cosa cambia

di Pierfederico Pernarella e Vincenzo Caramadre

A partire dalla notte tra domenica e lunedì, in tutta la provincia di Frosinonescatterà la zona rossa. Le nuove misure resteranno in vigore per due settimane, fino al 21 marzo. Lo ha annunciato poco fa l'assessore regionale alla sanità, Alessio D'Amato, che nei giorni al Messaggero aveva anticipato nuove restrizioni per l'alto numero dei contagi. La stretta arancione adottata la scorsa settimana non è stata sufficiente a fermare l'aumento espoenenziale dei contagi e la diffusione crescente delle varianti. 

Lazio zona gialla, bollettino oggi 6 marzo: 1.563 nuovi casi (+38) e 13 morti (-6). A Roma 641 contagi

L'ordinanza

L’ordinanza, già annunciata venerdì al Messaggero dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, con il parere favorevole del prefetto di Frosinone Ignazio Portelli è stata firmata alle 13 di ieri dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Ecco perché si è arrivati alla zona rossa:

  • Nella settimana dal 26 al 4 marzo, il Seresmi (Servizio Regionale per l'Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive) ha tracciato la curva dei contagi rilevando un aumento dei casi del 52,6 percento, rispetto alla settimana precedente.
     
  • Alla data del 5 marzo, risultano ricoverate 247 persone, di cui 17 in terapia intensiva. Rispetto ai sette giorni precedenti, quando i numeri avevano imposto l’adozione della zona Arancione, i ricoveri sono cresciuti del 93.9 percento, in precedenza erano del 74 percento.
     
  •  Preoccupa poi la diffusione, ormai fuori controllo, delli varianti inglese e brasiliana. Sette giorni fa erano appena cinque i casi accertati in Ciociaria: quattro di variante brasiliana (2 ad Alatri, 1 a Cassino e 1 a San Giovanni Incarico) e una inglese a Torrice. Nella settimana dal 26 febbraio al 4 marzo, sono lievitate a 39: 20 inglese (Alatri 3, Frosinone 5, Torrice 4, 1 a Isola del Liri, Sora, Ceccano, Veroli, Monte San Giovanni Campano, Ferentino, Gurcino e Ripi) e 19 brasiliana (Alatri 5, 2 a Frosinone, Isola Liri, Sora e San Giovanni Incarico, 1 a Ceccano, Veroli e Cassino, Arce, Castelliri e Strangolagalli).
  • Cio che ha spinto la Regione ad emettere l’ordinanza è stato il tasso d’incidenza settimanale dei contagi: dal 26 febbraio al 4 marzo i positivi sono stati 1430: 299 casi ogni 100 mila abitanti. In precedenza l’incidenza era di 244 positivi ogni 100 mila abitanti. Il cosiddetto indice Rt ha raggiunto il valore di 1.31.

  • I contagi   sono stati rilevati per il 43 percento in ambito familiare, il 10,1 percento in ambito scolastico e il 6,2 percento in ambito lavorativo.

  • L’Asl di Frosinone ha segnalato al Seresmi anche due cluster aziendali: uno a Paliano con 41 casi di positività tra 140 dipendenti e uno a Sora con 35 positivi su 450 dipendenti. Per entrambe i cluster  è stato chiesto l’approfondimento all’Istituto Spallanzani per verificare casi di variante Covid-19).

La diffusione veloce dei contagi è confermata anche dal bollettino giornaliero diffuso ieri dalla Asl relativo ai tamponi eseguiti venerdì.

Su 1636 test molecolari ci sono stati 291, due i decessi: un uomo di 71 anni residente ad Isola del Liri e un uomo di 80 anni residente a Cervaro. Il virus corre maggiormente nell’area nord-est della provincia di Frosinone. Ancora una giornata da record per Alatri con 33 positivi, 31 a Frosinone, 30 a Monte San Giovanni Campano, 17 a Sora, 15 a Ferentino e Veroli. 

Ma cosa cambia ora con l'istituzione della zona rossa? Ecco le principali misure. 

Spostamenti

Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai Comuni e anche all’interno degli stessi, salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È consentito il transito sui territori in zona rossa per raggiungere aree in cui non ci sono restrizioni negli spostamenti, ma è anche permesso nei casi consentiti da necessità.

 

Scuole 

Sospese tutte le attività didattiche, che si svolgono esclusivamente in Dad, ovvero con modalità a distanza. Resta la possibilità di effettuare alcune attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per alunne e alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

 

Negozi e attività commerciali

Chiuse tutte le attività commerciali, anche barbieri e parrucchieri, fanno eccezione i negozi di generi alimentari e di prima necessità. L’accesso è limitato a un solo componente per famiglia. Aperti anche i mercati solo per la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e vivaistici. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

Bar e ristoranti

Chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Restano escluse le mense e il catering. Consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri ospiti. È sempre consentita la ristorazione e la vendita di bevande con consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

L'attività fisica

Consentita in forma individuale, ma solo nei pressi della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Vige inoltre l'obbligo di utilizzo della mascherina.

 

Musei

È sospeso l’accesso a mostre, musei e altri istituti o luoghi di cultura. Fanno eccezione le biblioteche, dove si può andare su prenotazione. Sospesi anche tutti gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, club e in altri locali o spazi anche all’aperto.

 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Marzo 2021, 08:58
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