Ceccano verso il voto, Caligiore ci riprova: «La mia squadra già pronta per governare, parlano i risultati»
di Marco Barzelli
Caligiore, innanzitutto ci parli della sua ex “squadra” e di quella nuova.
«La mia nuova squadra è formata per tre quarti della vecchia, rimasta fedele al mandato ricevuto dai cittadini nella tornata elettorale del 2015. Ne manca un quarto, quello che ha deciso di fare un percorso diverso portando la città al commissariamento per meri interessi politici personali. Ecco perché il mio nuovo gruppo avrà una tenuta diversa, in quanto siamo convinti che tutta la squadra sia composta da persone che mettono al primo posto la politica e quindi il benessere della comunità rispetto ai propri. Noi intendiamo la politica come la determinazione di uno “spazio pubblico” a cui tutti i cittadini partecipano attraverso i rappresentanti che invieranno a Palazzo Antonelli».
Pare godere del favore dei pronostici. Crede di poter vincere al primo turno?
«Non so se godo del favore dei pronostici. La certezza che ho è quella di aver lavorato tanto in questi quattro anni e mezzo. Se dovessimo arrivare al ballottaggio faremo in modo di chiedere ai ceccanesi di darci fiducia così da vincere al ballottaggio. Oggi guardando le nostre liste e quelle degli avversari vedo sicuramente molta più preparazione e affidabilità nelle liste che mi sostengono. Lei dice che ho i pronostici a favore? Se così fosse la giustificazione va trovata nel lavoro svolto durante il mio primo mandato e nella preparazione e affidabilità della nuova squadra».
Quali sono i tre punti imprescindibili del vostro programma?
«Mi resta difficile risponderle. Abbiamo un programma articolato in venti punti, molto più corposo quindi rispetto ai miei avversari. Nel programma abbiamo sviscerato, avendo bene in mente le soluzioni che intendiamo dare, le criticità che affliggono la città. Criticità alle quali stavamo già lavorando e che porteremo a termine tornati a Palazzo Antonelli. Sicuramente l’ambiente e la tutela del territorio, la salute e la sanità, e la sicurezza a trecentosessanta gradi sono tre punti da mettere in cima all’agenda amministrativa».
Ha promesso un polo sportivo d’eccellenza. Come verrebbe finanziata l’opera?
«Anche gli altri due i candidati a sindaco hanno promesso un polo di eccellenza come testimoniato dai loro programmi. Era una priorità anche nel programma del 2015. Non è stato possibile realizzarlo subito perché abbiamo trovato un bilancio prossimo al dissesto. Abbiamo risparmiato molto in questi quattro anni e mezzo, pur mantenendo i servizi, ed essendo riusciti a diminuire il debito oggi c’è la possibilità di attrarre finanziatori o comunque di poterlo finanziare direttamente con i fondi comunali».
Perché i cittadini di Ceccano dovrebbero votare per lei e non per Corsi o Piroli?
«Io so perché dovrebbero votare per me. Dovrebbero farlo per quanto fatto in questi quattro anni e mezzo, e per tutto ciò che è rimasto da fare e che potremmo fare in futuro. Ci siamo trovati ad amministrare la città dopo oltre quarant’anni di malgoverno. Malgoverno che vede oggi i suoi attori principali all’interno delle liste di Corsi e della Piroli. I cittadini sapranno fare le loro valutazioni».
Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Settembre 2020, 07:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA