Anche il portale web della Regione Lazio ha alzato le mani. Lo spazio di Salute Lazio dedicato al monitoraggio dei tempi d'attesa per visite ed altre prestazioni specialistiche è fermo alla settimana che arriva al 26 gennaio. L'aggiornamento è andato in tilt come, con tutta probabilità, i tempi delle liste di attesa. Quello che colpisce in particolare, stando ai dati pubblicati, è la carrellata di barre rosse che ricopre l'area della diagnostica per immagini, le Tac in particolare. Il colore rosso viene assegnato quando meno della metà delle prenotazioni è stata fissata entro i tempi standard: 60 giorni per le visite differibili.
In alcuni casi, come all'addome superiore e inferiore, le liste di attesa sono state bloccate. Ma tempi lunghissimi si registrano anche per le Tac al torace, al capo e al bacino.
Tale situazione è dipesa dal fatto che l'utilizzo della Tac è stato dirottato, oltre che alle emergenze, alla gestione dei sospetti casi Covid che arrivano nei Pronto soccorso di Frosinone e Cassino. Con la Tac non è necessario aspettare i tempi del tamponi. La probabile positività del paziente al virus può essere accertata all'istante, nel momento in cui viene eseguita la radiografia.
E con la Tac, anzi, è possibile anche stabilire il grado di saturazione dei polmoni e quindi stabilire quanto siano gravi le condizioni dei pazienti, dove questi ultimi devono essere indirizzati e come devono essere curati. Uno strumento importantissimo quindi nella gestione dell'emergenza Covid, ma a farne le spese sono appunto le liste di attesa per le visite differibili.
In pratica bloccate o quasi, costringendo chi deve fare una Tac in tempi brevi o comunque ragionevoli a rivolgersi al privato, almeno quelli che hanno le possibilità economiche per farlo. Sono i cosiddetti effetti collaterali dell'emergenza Covid che stanno interessando tante altre visite specialistiche in cui le prenotazioni sono state bloccate o vanno a estremo rilento.
Qualcosa potrebbe cambiare. Agli inizi di febbraio la Asl ha annunciato l'arrivo di tre nuove Tac: una all'ospedale Frosinone, una a quello di Alatri e un'altra al Santa Scolastica di Cassino. E poi due risonanze magnetiche sono state assegnate agli ospedale di Cassino e Sora. Quest'ultimo potrà disporre anche di un acceleratore lineare. La Asl aveva assicurato che l'installazione era già in corso e si sarebbe conclusa entro il prossimo marzo con il collaudo ad aprile.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Febbraio 2021, 09:05
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