Ambiente, aree industriali, Grande Capoluogo: gli obiettivi del nuovo presidente di Unindustria Frosinone

Ambiente, aree industriali, Grande Capoluogo: gli obiettivi del nuovo presidente di Unindustria Frosinone

di Matteo Ferazzoli

Miriam Diurni è il nuovo presidente di Unindustria Frosinone per il prossimo mandato di quattro anni. La nuova guida dell'Unione frusinate degli industriali e delle imprese, da cinque anni è presidente del Consiglio d’Amministrazione della sua azienda, la Carmesi di Anagni, operante nel settore della logistica. «Il mio obiettivo sarà quello di portare l’associazione ad esser luogo di ascolto e di supporto per le aziende, special modo le piccole», ha dichiarato ieri mattina, in una conferenza stampa organizzata presso la sede frusinate di Unindustria, in cui il neo presidente ha illustrato le linee programmatiche del suo mandato. 
Gli obiettivi annunciati
Su tutti, la questione ambientale: «Unindustria ha dedicato molta attenzione a questa tematica. Essere nel Sin, tra i più complessi a livello nazionale, comporta gravi problemi alle aziende in termine di autorizzazioni e investimenti. Abbiamo ottenuto, però, anche importanti risultati e continueremo a lavorare su questa direzione. C’è bisogno, per le autorizzazioni, di una regia a livello regionale. Chiaramente, il problema ambientale non è solamente delle aziende, ma di tutti noi. Dobbiamo identificare l’identità del problema per risolverlo». Il presidente, quindi, si è soffermato sul prossimo Piano Regionale per il risanamento della qualità dell’aria, in fase di revisione in questi giorni: «La sensazione è che, nonostante i dati dicano che non sono le aziende il principale problema, alla fine il Piano regionale andrà a colpire maggiormente proprio le stesse aziende. Anche qui, bisogna identificare l’entità del problema. I dati ci dicono che la problematica principale dell’inquinamento dell’aria è il riscaldamento domestico. Non possiamo permettere misure che non tengono conto dei dati effettivi e che incidano in maniera ingiustificata soltanto sulle aziende. Nel lockdown – ha spiegato- il particolato dell’aria non è cambiato, nonostante la chiusura delle aziende. Questo inquinamento deriva, soprattutto, dal riscaldamento e della combustione di biomasse. Questo deve esser preso in considerazione». Il direttore di Unindustria Frosinone Massimiliano Ricci, quindi, intervenuto in merito, ha riportato alcuni dati, come quelli eseguiti dell’Isprar del 2015, che vedono l’incisione delle industrie, sul problema pm10 a Frosinone, pari al 9% del totale. Un altro dei punti toccati dal presidente Diurni è stato quello dell’accorpamento delle Camere di Commercio di Frosinone e Latina. Ribadendo il pieno sostegno a Marcello Pigliacelli, come candidato frusinate, dopo la prima turnata elettorale finita in un nulla di fatto, la Diurni ha affermato: «Questa fusione è positiva. Ci pone all'ottavo posto tra le Camere di Commercio a livello nazionale. In questo modo diventiamo attrattivi. Lavorare in sinergia renderà entrambi i territori più competitivi e appetibili sia per gli investimenti delle aziende che già esistono sul territorio, sia per quelle che vorranno insediarsi qui». Il presidente è anche tornato sul progetto “Frosinone Grande Capoluogo”: «Non è tardi. Un capoluogo che convoglia intorno a sé 120 mila persone è in grado di attrarre molto più facilmente investimenti. È quel bacino di utenza preso in considerazione da FS per le due fermate Tav e per l’investimento riguardante la stazione Alta Velocità a Ferentino». Gli altri obiettivi dichiarati dal neo presidente, riguardano l’aspetto infrastrutturale, la valorizzazione e l’accessibilità delle aree industriali: «Unindustria ci ha puntato molto. Nell'area di Anagni, anche grazie al nostro lavoro, ci sono stati diversi interventi, come il rifacimento della strada Asi. È un primo risultato». L’attenzione di Unindustria sarà posta anche sulle altre aree industriali provinciali al fine di studiarne le peculiarità, le criticità e portare avanti dei progetti di rilancio, dal punto di infrastrutturale, di vivibilità e competitività. Un altro punto cardine annunciato dal presidente, sarà quello della formazione professionale: «Il rilancio territorio passa dalla formazione. C’è un grosso divario tra la domanda e l’offerta di lavoro che vogliamo colmare, creando risorse umane altamente specializzate, formando i ragazzi del territorio per farli restare qui». Infine, la Diurni ha anche rivelato che la sede frusinate di Unindustria sta lavorando per identificare alcuni progetti, di rilevanza nazionale, seguendo le linee guida europee e di Confindustria, per attuare parte dei fondi del Recovery Fund nel territorio di Frosinone.
Matteo Ferazzoli


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Ottobre 2020, 08:40
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