L'ascensore è guasto, disabile di Ceccano bloccata da giorni in casa: «Non sono più cosa fare»

L'ascensore è guasto, disabile di Ceccano bloccata da giorni in casa: «Non sono più cosa fare»

di Marina Mingarelli

Disabile da otto giorni vive prigioniera nel suo appartamento al settimo piano a causa di un guasto all'ascensore. Accade in una palazzina di via Evangelisti nella centralissima piazza Berardi a Ceccano.

P . A., queste le iniziali della donna, è una ex impiegata di 62 anni affetta da una grave forma di artrite reumatoide che le impedisce di muoversi normalmente a causa degli atroci dolori scaturiti dalla patologia. In casa, ha raccontato, cerca di muoversi con le stampelle, ma certo non sarebbe mai in grado di scendere le scale.

La donna, che vive da sola e che è arrivata a pesare 103 chili a causa delle massicce dosi di cortisone che deve assumere ogni giorno, non ce la fa più. Nonostante le ripetute sollecitazioni non c'è stato nessuno che le abbia dato una mano. Più volte, ha riferito la disabile, ha provato a contattare la ditta che si occupa della manutenzione dell'ascensore, ma le sue sollecitazioni sono rimaste lettera morta.


«Per fortuna - racconta la donna - l'Asl ha attivato un servizio anticovid dove le persone impossibilitate ad uscire vengono aiutate dalle assistenti domiciliari. L'altro giorno sono state proprio due ragazze che appartengono ai servizi sociali a portarmi la spesa a casa.

Senza di loro non so proprio come avrei fatto».

A causa di questo stato di cose la 62enne che nei giorni scorsi doveva subire un delicato intervento all'ospedale di Alatri ha dovuto rimandare l'operazione. Per non parlare del fatto che da otto giorni l'anziana vive con l'immondizia dentro casa perché impossibilitata ad effettuare la raccolta differenziata.
«Se la situazione non si sbloccherà - ha continuato la 62enne - nel giro di poco tempo verrò sommersa dai rifiuti».

Quando lunedì scorso l'ascensore si è fermato, le era stato detto che c'erano alcuni pezzi che andavano sostituiti perché consumati. E fin qui niente di male. La disabile non aveva battuto ciglio. Se quella riparazione era necessaria era giusto bloccare l'ascensore. Tra l'altro quella palazzina realizzata nel 1963 non era dotata di ascensore. Questo era stato installato soltanto nel 2009. Dunque andava sicuramente controllato da parte dei tecnici specializzati. Ma la donna pensava che il tutto sarebbe stato ripristinato nel giro di poche ore. Invece sono trascorsi otto giorni e lei continua a vivere come se fosse intrappolata in quella casa.
 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Settembre 2021, 13:34
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