Avvocato delle cause fantasma, tra le vittime anche un invalido: parcella choc da 130mila euro

La richiesta del legale arrivata dopo la revoca del mandato

L'avvocato delle cause fantasma, tra le vittime anche un invalido: parcella choc da 130mila euro

di Marina Mingarelli

Difendersi da chi avrebbe dovuto difenderli, è quanto stanno facendo centinaia di cittadini che hanno avuto la sfortuna di conoscere un avvocato romano che dopo il ritiro del mandato, ha fatto recapitare agli ex clienti parcelle stratosferiche.

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Avvocato delle cause fantasma, le vittime

Tra coloro che sono finiti nelle maglie di questo principe del foro, un pensionato invalido di 72 anni residente ad Anagni. Quest'ultimo vittima di un caso di malasanità, si era rivolto al legale per verificare se ci fossero elementi per ottenere il riconoscimento della responsabilità medica e dei presidi ospedalieri di Anagni e Frosinone, dell'Azienda sanitaria locale e del nosocomio San Filippo Neri a causa di conseguenze riportate dall'uomo per cure inefficienti prestate dopo un sinistro stradale.

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Il modus operandi

Inizialmente l'avvocato consigliò una perizia di parte e per tale lavoro chiese 5000 euro. Denaro che gli venne consegnato in contanti. Siccome l'uomo era sottoposto ad amministratore di sostegno i familiari avevano chiesto che di quel denaro potesse esserci la tracciabilità. Ma il legale a detta dell'anagnino si era opposto fermamente dicendo che se non pagavano in contanti non li avrebbe più rappresentati. I familiari a fronte di questa richiesta si erano fatti accompagnare da un conoscente proprio per avere qualcuno che potesse testimoniare la consegna di quei 5000 euro.

A conclusione della causa che a detta dell'avvocato che in questo momento sta rappresentando l'invalido, era stata improntata con molta superficialità il giudice aveva dato parere negativo.

Eppure la perizia effettuata dal consulente di parte aveva chiaramente riconosciuto il nesso di causa tra la negligenza delle cure prestate nel nosocomio e la patologia che era subentrata successivamente che aveva reso il 72enne un invalido.

Secondo il legale difensore dell'anagnino, l'avvocato romano deve essere considerato inadempiente in quanto non avrebbe prodotto davanti al magistrato gli elementi necessari che avrebbero potuto inchiodare la controparte alle sue responsabilità. Ma non è tutto: l'avvocato romano senza avere alcuna autorizzazione dell'interessato aveva inviato una mail dicendo che sarebbe andato avanti con l'istruttoria. Adesso l'avvocato difensore dell'anagnino ha chiesto la condanna del legale romano a risarcire tutti i danni causati al pensionato ed alla sua famiglia a causa di imperizia e di inadempienza.

La parcella choc

Ma quest'ultimo non appena gli è stato revocato il mandato ha inviato una parcella di oltre 130 mila euro. Il 9 settembre prossimo il giudice dovrà decidere se accogliere o meno la domanda riconvenzionale del risarcimento del danno da responsabilità professionale. Nella stessa situazione si trova un imprenditore di Anagni che si è visto recapitare dal legale romano una parcella di cerca 300 mila euro per mandati inesistenti.

L'uomo è rappresentato dagli avvocati Enrico Pavia Pietro Polidori e Davide Salvati. Di questo avvocato che chiede parcelle d'oro se ne è occupata anche la trasmissione le Iene. Da informazioni raccolte sembra che sia stato presentato un esposto all'ordine degli avvocati affinchè possa prendere gli opportuni provvedimenti nei confronti di questo principe del foro dalla denuncia facile.
 


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Agosto 2022, 13:08
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