Alatri, la pista del razzismo. Omar, il vero bersaglio degli spari: «Avevo già fatto la denuncia»

Il giovane sui social: «Non c'erano motivi seri, sabato in 7 persone hanno picchiato un ragazzo egiziano perché ha risposto in arabo»

Omar, il vero bersaglio dell'omicidio di Alatri: «Tutto è iniziato per razzismo, avevo già fatto la denuncia»

di Giovanni Del Giaccio

Una diretta instagram di circa cinque minuti e un video che sta circolando di cellulare in cellulare ad Alatri. E' la ricostruzione che Omar Haudy, 20 anni, il ragazzo che era molto probabilmente il vero destinatario degli spari che hanno ucciso Thomas Bricca, fa insieme ad alcuni amici sui social. Nei giorni scorsi è stato in caserma a raccontare come erano andate le cose, adesso lo fa pubblicamente partendo dall'episodio che ha scatenato la prima rissa: una vicenda di razzismo. ll padre del giovane si Chiama Hamid ed è un ambulante molto conosciuto ad Alatri.

Alatri, spunta la pista del razzismo

«Un po' di cose fra - dice rivolgendosi agli altri due partecipanti, con voce rotta dall'emozione e quasi a ritmo di rap - un po' di sincere verità, già che io non posso parla, non posso mette la faccia la voglio mette insieme agli altri». Gli altri provano a controbattere e lui replica: «Dovete andare alla questura di Frosinone».

Gli rispondono che c'è chi è già andato e lui interviene: «Tanto stanno andando gli altri, tutta Alatri a raccontare la verità, ve la dico io la verità: è nato tutto per razzismo, se non moriva Thomas moriva un altro ragazzetto, è nato tutto per una ca... ata,  perché loro sono schifosi di m....

noi non abbiamo mai avuto contatto con quello schifo di gente, mi fanno schifo fin da bambino». Il riferimento è ai fratelli che si sono presentati in caserma a raccontare la loro versione dell'accaduto. 

 

«Non c'erano motivi seri - ribatte Omar - sabato in 7 persone hanno picchiato un ragazzo egiziano perché ha risposto in arabo. L'hanno pestato davanti a tutti, famiglie e bambini,  io già sabato avevo fatto denuncia, invece la denuncia non la potevo fare, dovete passare lunedì mi hanno detto, è la legge italiana, aspettiamo lunedì, poi domenica si sono presi le botte loro, doveva finire lì con Budella buttato giù, non si doveva arrivare a questo, a tre colpi di pistola» 

Fa eco un altro ragazzo «a loco (in quel posto, ndr) poteva stare chiunque». «Ci potevate stare voi, un cugino, un padre, qualsiasi altra persona - aggiunge Omar - quello schifo umano al posto di Thomas e invece non c'è stato, questa non ti fa uscire le lacrime dagli occhi». Poi rivela: «Io ci parlo tutti i giorni con Thomas, ci scrivo, dicendo quello che sto a fa, raga sto fuori di ciocca (testa, ndr) ma vi giuro che sento che mi risponde, sto da solo come un cane e non era la fine che dovevo fare io, erano loro che dovevano fare sta fine e andarsene a fan....lo. Chi ci deve rimettere? Sono un essere umano, merd... non possiamo fare vendetta, dobbiamo aspettare giustizia, la vogliamo allora giustizia. Sapete la storia, sapete tutto, andate a cacciare (tirare fuori, ndr) le telecamere di tutta Alatri che si vede tutto»


Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Febbraio 2023, 10:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA