Niccolò Ghedini, i funerali a Santa Maria di Sala

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Silvio Berlusconi non era presente ai funerali di Niccolò Ghedini. L'ex premier è rimasto nella residenza di Villa Certosa, in Sardegna. In rappresentanza della famiglia c'era però la figlia Marina. Molto addolorata la presidente del Senato Elisabetta Casellati, concittadina a Padova e legata a Ghedini da lunga amicizia, e il maestro e collega Piero Longo. Poi i vertici di Fi, da Antonio Tajani alla capogruppo al Senato Anna Maria Bernini; quindi Gianni Letta e il professor Alberto Zangrillo, che ha seguito la malattia di Ghedini.

Durante la cerimonia, Piero Longo ha tratteggiato la figura dell'allievo e poi collega di studio: «Gli antichi giapponesi - ha detto - usavano lasciare scritto dopo la morte 'Quello che doveva esser fatto, è stato fatto'. Questo epitaffio lo rispecchia, perché quello che si doveva fare, lui, l'ha sempre fatto. E in questo momento direbbe 'ma cosa fate ancora qui, andate a lavorarè. L'ho considerato un fratello e a volte un figlio, e auspico che lui mi abbia considerato a volte come fratello, a volte come secondo padre. A un certo punto l'ho considerato solo un grande avvocato pieno di ironia».

 

 

Longo ha quindi rivelato: «Due anni fa mi disse che gli avevano dato un anno e mezzo di vita. Io gli dissi che doveva morire quindici anni dopo di me, ma non ce l'ha fatta. Abbiamo parlato della sua malattia, che ha affrontato in un modo che nessuno potrà mai capire». Un ringraziamento è infine venuto dal figlio, che ha detto poche parole «solo per vedere l'amore e il bene che ha fatto, dato e seminato mio padre, e guardando lo vedo in ognuno di voi». Un affetto e attaccamento da parte della gente che la famiglia ha accolto con gratitudine.


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