Dries Mertens e Napoli: un legame indissolubile

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Il Napoli perde un altro pezzo di storia. Dopo Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly ecco che anche Dries Mertens ha le valigie in mano. Per lui in futuro non ci saranno più esultanze sotto la Curva B al Diego Armando Maradona. E dopo nove magiche stagioni, vissute da protagonista, non poteva che arrivare un commovente addio su Instagram

 

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La decisione di De Laurentiis

 

Il presidente Aurelio De Laurentiis aveva annunciato l'addio, nessun rinnovo contrattuale per il belga, che nei giorni successivi era rimasto in silenzio. Ma non poteva rimanervi a lungo, perché ‘Ciro' Mertens voleva salutare i suoi tifosi e quella città che tanto lo ha amato e che tanto lo amerà, anche in futuro. Sì perché, ormai, Mertens si sente napoletano. Nonostante sia nato a Lovanio, cittadina di poco più di 100mila abitanti nel bel mezzo delle Fiandre e del Belgio, lui sotto l'ombra del Vesuvio ha trovato casa. Tanto da diventare per tutti «Ciro», il ragazzo di quartiere di Napoli. E per lui è stato inevitabile chiamare così anche suo figlio, nato solo quattro mesi fa.

 

Il suo addio social

 

 

 

In un lungo messaggio sui social pieno di commozione, Dries Mertens con in braccio suo figlio, ha voluto salutare Napoli. Un messaggio diventato subito virale e che si conclude con una frase che pesa e resta impressa nella mente di tutti i tifosi napoletani: «Questo non è un addio, ma un arrivederci». Nel video si vede l'attaccante belga, in primo piano, con un volto teso, perché quello che sta per pronunciare non è un discorso come tutti gli altri. Per lui è l'addio ufficiale al Napoli e le prime parole sono le più dolorose da pronunciare: «Cari napoletani, sapevo che questo giorno sarebbe arrivato ma non immaginavo fosse così difficile. Salutare questa città che mi ha adottato, amato e sostenuto nei momenti difficili e meravigliosi».

 

I record e il figlio napoletano

 

Nel messaggio non può mancare un riferimento a tutti i risultati ottenuti con indosso la maglia del Napoli. Mertens è il miglior bomber di tutti i tempi del club partenopeo e il suo nome rimarrà nella storia a lungo: «I record e i gol saranno nei libri ma le persone e la città rimaranno per sempre nel mio cuore», ma c'è qualcosa che conta molto di più e cioè il suo bambino che è nato a Napoli: «Sono molto orgoglioso che mio figlio Ciro sia nato a Napoli e quando andrà in giro per il mondo sarà sempre un napoletano».

 

Un legame indissolubile

 

Per Dries Mertens Napoli è casa sua. Lo è stata per nove anni, insieme alla moglie Kat e, adesso, anche al piccolo Ciro e con questa città lui avrà sempre e per sempre un legame indissolubile. «Io non sono nato a qui come lui, ma per 9 anni Napoli è stata la terra mia e sappiamo tutti che la città è diventata parte del mio sangue, per questo ho deciso di tenere la mia casa sul Golfo così posso ritornare il più possibile».

 

«Ci siamo divertiti»

 

Infine, come da prassi, arrivano i ringraziamenti. Ringraziamenti a tutti: al club, ai calciatori, agli allenatori che ha avuto, ai suoi amici, ai tifosi e a ogni napoletano che lo ha sostenuto: «Alla società, a tutti i miei colleghi, allenatori, tifosi, amici e ad ogni napoletano posso solo dire una parola: Grazie! La mia partenza non è andata come ho voluto io, ma per me non è un addio ma è solo un arrivederci. Napoli, ma quanto ci siamo divertiti» e, in fondo, nel calcio il divertimento è tutto.

 


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