Neri Parenti, il Covid, Boldi-De Sica, il "lockdown Maradona": «I cinepanettoni sono la mia condanna»

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Due palle… di Natale – titolo del nuovo libro di Neri Parenti – sono da intendersi nel significato proprio del termine, come scocciature, inconvenienti, guai da risolvere. Neri Parenti, come dice lui stesso, è nato con una spada di Damocle sulla testa: i film di Natale. Una cinquantina di pellicole uscite sempre durante il periodo natalizio. Una spada di Damocle che però per il regista fiorentino è stata anche un modo tutto suo di approcciare il cinema e la vita. Del set ama ogni cosa, anche le litigate, i problemi, gli ostacoli. E ne ha passate tante e molto ha da dire: il rapporto non sempre facile con i produttori, le comparsate nei film di personaggi straordinari, le stravaganze delle attrici e degli attori, le raccomandate dall’alto, le location più assurde. È così che «dopo che è passata tanta acqua sotto i ponti, ti accorgi che quelli che sembravano problemi e avversità, col senno di poi, sono anche avventure che meritano di essere raccontate». 


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