Caccia all'invito, cena di gala e parterre eccezionale: La Scala torna alla formula tradizionale per l'inaugurazione del 7 dicembre

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Il Teatro alla Scala inaugura il 7 dicembre la nuova stagione con “Boris Godunov” di Musorgskij: spettacolo che prima di debuttare ha già scaldato stampa, social, politici. È il rito milanese che quest’anno, dopo le restrizioni, torna alla sua formula tradizionale, con proiezioni in tutta la città, caccia all'invito, cena di gala e contestazioni: legate alla scelta del titolo, un’opera russa, e al taglio dei contributi. Il 4 l’anteprima per gli under 30, il 7 un parterre eccezionale: insieme con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la premier Meloni e il presidente Mattarella. Eccezionale perché solitamente alla prima sono presenti o il presidente del Consiglio o il Capo dello Stato. Sul podio, alla sua nona inaugurazione, il maestro Riccardo Chailly: «L'opera racconta l’ascesa e la caduta di Boris che diventa zar dopo l’uccisione del bambino erede al trono per poi finire dilaniato dai sensi di colpa. Il compositore mette in discussione il potere e ne smaschera la crudeltà». Canta Ildar Abdrazakov alla sua sesta inaugurazione.

 


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