Roma, disordini alla Sapienza tra studenti e forze dell'ordine

foto

Cori per la «Palestina libera», qualche mugugno e lo striscione che invitava il presidente della Repubblica a esprimersi sul «genocidio a Gaza». Così gli studenti hanno accolto l'arrivo del capo dello Stato all'università La Sapienza per la Giornata del Laureato. Il presidente non ha incontrato gli studenti, che lo avevano invitato al dialogo col presidio esterno al Rettorato, ma dal palco dell'aula magna non si è sottratto. In un intervento a braccio si è rivolto direttamente a loro, citando la lettera pubblicata dal collettivo di studenti. «La lettera - ha detto - mi ha sollecitato a non includermi in quella che è stata definita la 'Torre d'avorio del Rettorato'. Venendo ho visto un cartello che mi chiedeva cosa pensassi di cosa avviene a Gaza. Non voglio lasciarla senza risposta». Il presidente ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza, citando la posizione già espressa all'Onu. Poi, citando le violazioni dei diritti in Iran e Afghanistan ha spiegato: «per la nostra Repubblica tutte le violazioni dei diritti umani vanno contrastate, sempre e ovunque». Infine il richiamo sui rapporti tra le università di diversi Paesi: «la libertà, la pace, i diritti umani passano attraverso il dialogo e il confronto. Il potere, quello peggiore, desidera che le università del loro Paese siano isolate, senza rapporti né collaborazioni con gli atenei di altri Paesi».

Foto servizio di Davide Fracassi/Ag.Toiati