Sri Lanka nel caos: 7 morti e 220 feriti durante le proteste anti-governo. Assediata base navale per impedire la fuga dell'ex premier

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Scontri tra sostenitori del governo e manifestanti antigovernativi a Colombo, in Sri Lanka. I militari presidiano le strade dove dozzine di veicoli sono stati dati alle fiamme durante i disordini. Secondo la polizia, almeno sette persone sono morte, più di 220 sono rimaste ferite. Il governo ha imposto il coprifuoco in tutta l'isola. Da settimane i manifestanti stanno scuotendo il Paese, per chiedere le dimissioni del presidente e del governo dopo il presunto fallimento nell'affrontare la crisi economica.

Nelle ultime ora una folla di persone ha messo sotto assedio la base navale di Trincomalee, nel nord est dell'isola, dopo la diffusione della voce che l'ex premier, Mahinda Rajapaksa, vi si era rifugiato e stava per fuggire dal Paese via mare, assieme ad alcuni parenti. Il quotidiano di Colombo Daily Mirror, che dà la notizia, aggiunge che la casa di famiglia dell'ex premier a Kurunegala è stata data alle fiamme, così come il monumento in onore di D A Rajapaksa, padre dell'ex premier e del presidente Gotabaya a Medamulana.

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Dopo le violenze di ieri, oggi in tutta l'isola continuano a regnare i disordini, a dispetto dello stato di emergenza. Il numero due della polizia srilankese, l'ispettore generale Deshabandu Tennakoon, è finito in ospedale dopo che la sua automobile è stata incendiata dalla folla nei pressi della residenza ufficiale del Premier, a Colombo. Le agenzie riferiscono che, per disperdere la folla, i poliziotti hanno dovuto sparare in aria.

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«Sono profondamente turbata dall'escalation della violenza in Sri Lanka, dopo che ieri sostenitori del primo ministro hanno attaccato manifestanti pacifici a Colombo, e dalle successive violenze della folla contro i membri del partito al governo». Lo ha dichiarato Michelle Bachelet, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, commentando l'aumento dell'intensità negli scontri all'interno del Paese asiatico. Bachelet ha condannato le violenze e ha invitato «le autorità a indagare in modo indipendente, completo e trasparente su tutti gli attacchi che si sono verificati».

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