Stagionali a casa per il Reddito di cittadinanza? La Cgil attacca: «Favole, la verità è che sono sfruttati»

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Stagionali a casa, perché è meglio intascare il reddito di cittadinanza? La segretaria provinciale della Cgil, Valentina Fragassi, non ci sta. E affida a un post su Facebook la sua indignazione. Pubblicando, insieme a un commento, anche la foto del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle aziende dei pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo. «Il lavoro si paga - scrive Fragassi - e non troveranno più persone da sfruttare». Il tema è quello della mancanza di lavoratori per affrontare la stagione turistica, nei ristoranti o negli stabilimenti balneari, con le imprese che lamentano di non trovare persone disposte a lavorare - «preferiscono prendere il reddito di cittadinanza» hanno sostenuto a più riprese -, altre ancora che stigmatizzano la mancanza di personale adeguatamente formato e i sindacati a ribadire, invece, quanto sia intollerabile pretendere di pagare il lavoro pochi soldi e, qualche volta, persino in nero.