Trans ritrovato morto a Sarzana 24 ore dopo l'uccisione di Nevila Pjetri. No al serial killer, indagini sul racket della prostituzione

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Un altro omicidio a Sarzana.  Il cadavere ritrovato, questa volta, sarebbe di un trans. Evidenti i segni di violenza sul corpo, lasciato tra i rovi, avvistato dalla polizia de La Spezia nella stessa zona e a poche ore di distanza da quello dell'albanese Nevila Pjetri, 35 anni, picchiata e poi uccisa con un colpo di pistola o un punteruolo conficcato dietro l'orecchio sinistro, tra sabato e domenica, sull'argine del torrente Parmigliola. Fermato un uomo della provincia di Massa.

Nevila Pjetri, sposata da circa un anno e da tempo residente in Italia, da quanto appreso era finita nel giro della prostituzione in un momento di grave difficoltà. La sua morte e quella del transessuale potrebbero essere collegate. Secondo la pista che stanno seguendo gli inquirenti, però, non si tratterrebbe di un serial killer, di un nuovo mostro, ma della punizione esemplare di un'organizzazione che sfrutta la prostituzione e che non voleva che lei, Nevila Pjetri, uscisse dal giro. Un omicidio brutale, forse due, che potrebbero incarnare un segnale per le altre schiave o schiavi del sesso: chi esce dal giro, o vuole metteresi in proprio, paga con la vita. Anche il corpo senza vita del transessuale sarebbe stato finito con un colpo di pistola.