Roma, le quattro visite ufficiali di Queen Elizabeth (Archivio Riccardi)

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Queen Elizabeth è morta all'età di 96 anni. La regina dei due secoli è scomparsa nella sua residenza scozzese di Balmoral e, nel giorno dei suoi funerali, tutto il mondo ha reso omaggio a «Lillibet». Era il 2014 quando la regina Elisabetta per l'ultima volta fece visita a Roma. E la mostra virtuale di Archivio Riccardi ripercorre le quattro visite ufficiali della sovrana alla Città Eterna.

 

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Le visite nella Capitale

 

La regina d'Inghilterra ha visitato ufficialmente Roma ben quattro volte nel suo lungo regno durato 70 anni. La prima visita da regina fu nel 1961, con la visita al Colosseo e all'altare della Patria, accompagnata anche dall’allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti. In quell'occasione incontrò il presidente Giovanni Gronchi, prima coperta da un mantello bianco e poi, la sera al teatro dell’Opera, in abito lungo e guanti bianchi. Nell'occasione fu seguita dal fotografo Carlo Riccardi. Segruirono poi altre due visite a cadenza ventennale: nel 1980 e nel 2000. Nel 1980 la sovrana incontrò Giovanni Paolo II con un abito nero e una fascia blu. Poi ci fu l'incontro con Sandro Pertini al Quirinale. In quell'occasione, Elisabetta II incontrò anche l’allora sindaco Luigi Petroselli che l’accolse in fascia tricolore in piazza del Campidoglio. Nel 2000, anno del Giubileo, la regina assistette al carosello dei Carabinieri a cavallo a piazza di Siena insieme all’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, vestita di verde e con il capo coperto da uno dei suoi celebri cappellini. Incontrò il sindaco di allora, Francesco Rutelli, in Campidoglio, e varcò le porte del Vaticano per incontrare ancora una volta Giovanni Paolo II intrattenendosi, questa volta, in un lungo in un lungo colloquio. Infine nel 2014 la sua ultima visita a Roma. La regina, insieme al principe Filippo, atterrò all'aeroporto militare di Ciampino alle 12,30. Indossando un cappotto color glicine, con una spilla di zaffiri e brillanti appuntata e con l'immancabile cappellino in tinta. La regina venne accolta dall'ambasciatore Chris Prentice e ricevette in dono un bouquet di fiori da Luisa, una bambina di 8 anni, figlia di un rappresentante dall'ambasciata. Nell'occasione ebbe un colloquio con Giorgio Napolitano e poi pranzò insieme ai consorti, il principe Filippo e la singora Clio in un'occasione all'insegna dei sorrisi e di un clima amichevole. Poi la visita anche a Papa Francesco, anche in questo caso in un colloquio informale e piacevole. Circa venti minuti, in cui la Regina non indossò nè il velo nè l'abito nero, come fatto con i precedenti pontefici. Alla Regina, Bergoglio regalò un'antica pergamena del 1679, la figura di Edoardo il Confessore, che fu proclamato santo. Al principe Filippo furono donate tre medaglie del pontificato, in oro, argento e bronzo. Poi il papa aveva pensato anche ad un regalo per il piccolo George, il figlio di Kate e William, per il suo primo compleanno: un globo in lapislazzuli sormontato da una croce in argento, simbolo di Edoardo il Confessore. Sulla base, la scritta in inglese: «Papa Francesco per sua Altezza reale il principe George di Cambridge». 

 

La mostra fotografica

 

E per il saluto alla regina dei due secoli, l'Archivio Riccardi ha voluto rendere omaggio con i migliori scatti di queste quattro visite nella Capitale. Una mostra virtuale firmata dai fotografi Carlo e Maurizio Riccardi visibile integralmente qui.

 


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