Noah D'Alessandro, il bimbo costretto a stare chiuso in casa che dipinge

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Costretto a stare chiuso in casa da 4 anni per una malattia dipinge e i suoi quadri finiscono in un museo americano. Il piccolo Noah D'Alessandro è stato chiuso in casa per la vasculite, una malattia che abbassa le difese immunitarie e per questo ha dovuto rinunciare ad andare all'asilo ed è rimasto in casa. Per ingannare il tempo il piccolo ha inziato a dipingere, producendo cinquecento tele.

 

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Grazie all'arte Noah è riuscito a superare le sue difficoltà e ora che la sua condizione fisica è migliorata potrà anche tornare a scuola il prossimo settembre. «Non mi piace definirlo un bambino prodigio», ha detto la madre Erika Losi, al Corriere della Sera. Noah è stato costretto a stare chiuso in casa quando aveva 12 mesi e dal suo appartamento sui Navigli di Milano ha iniziato a dipingere.

 

 

La madre pur non ritenendolo un prodigio ha comunque voluto condividere sui social le sue opere e in un profilo Instagram ha riportato le tele di Noah e diversi video in cui il bambino dipinge. Su Instagram in breve tempo ha raggiunto i 5 mila follower e 10mila su TikTok. «All’inizio Noah ha cominciato dipingendo opere astratte, ora si cimenta anche in quelle figurative e materiche. Usa anche il gesso», ha detto la mamma. «Noah sceglie da solo i pennelli da acquistare, ma non disdegna dipingere con le mani con qualunque attrezzo accenda la sua immaginazione: dagli utensili da cucina ai giocattoli, fino all’asciugacapelli per soffiare il colore. Una volta ha addirittura diluito la polenta in un quadri».

 

 

 

Intanto Noah negli ultimi due anni è diventato un vero artista esponendo le sue opere alla galleria Hub Art di Milano, firmato la copertina della rivista Milano Vibra, partecipato ad aste di beneficenza per la ricerca sul cancro e gli incendi in Sardegna, le sue opere vendute in mezza Europa.

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