Lo scrittore Salman Rushdie aggredito ad un evento a New York

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Paura per lo scrittore Salman Rushdie, che da anni vive sotto protezione, è stato aggredito oggi a New York mentre teneva una conferenza al Chautauqua Institution. Secondo quanto riportato da un giornalista dell'Associated Press, presente sul posto, un uomo è salito sul palco e lo ha colpito con un'arma da taglio con cui è stato ferito, probabilmente al collo, aggiunge la Bbc. L'uomo è caduto sul palco subito dopo l'assalto ed è stato fermato dalla polizia.

 

Rushdie, 75 anni, sarebbe riuscito ad alzarsi da solo, scrive l'Independent. L'Ap aggiunge che è stato accompagnato in ospedale per accertamenti sulle ferite riportateRushdie è stato trasportato in un ospedale locale a bordo di un elicottero, riferisce la Bbc online. Nell'aggressione, anche il moderatore ha riportato ferite ma le prime informazioni indicano che non sono gravi. Non è ancora chiaro quali siano le condizioni di salute dello scrittore.

Una foto scattata subito dopo l'aggressione mostra un agente della sicurezza con le mani sul petto di Rushdie mentre un altro gli tiene le gambe sollevate in aria. Erano centinaia le persone presenti al Chautauqua Institution, nello Stato di New York, per assistere alla conferenza dello scrittore nell'ambito di un festival letterario. Tutte sono state evacuate subito dopo l'aggressione. Un breve video è iniziato a circolare sui social: nelle immagini, della durata di pochissimi secondi, si vedono diverse persone accorrere sul palco subito dopo che Rushdie è stato colpito mentre alcuni spettatori urlano. 

 

Subito dopo essere stato aggredito, lo scrittore è stato soccorso dalle persone presenti che gli hanno sollevato in alto le gambe, presumibilmente per far arrivare più sangue al cervello, riferiscono testimoni all'Associated Press. Rushdie, di origini indiane ma cittadino britannico, è autore de 'I versetti satanici', il libro che venne bandito in Iran nel 1988 perché considerato blasfemo. L'ayatollah Khomeini, l'anno dopo la pubblicazione del libro, lanciò una fatwa contro lo scrittore indiano offrendo una ricompensa da 3 milioni di dollari a chi lo avesse ucciso. La guida suprema Ali Khamenei ha rinnovato la fatwa nel 2017, e nel 2019 via Twitter.

 


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