Le birre e le ostriche consumate al Dk Oyster Bar

foto

Il DK Oyster Bar di Mykonos è stato travolto, nuovamente, dalle polemiche. Questa volta l'accusa è mossa dall'avvocato statunitense Theodora McCormick che, in vacanza sull'isola insieme al marito, ha deciso di fermarsi per un drink nel noto locale e, al momento di pagare ha avuto una spiacevole e costosa sorpresa. Dopo aver ordinato due birre, due cocktail e dei frutti di mare, infatti, i due sono rimasti sbalorditi quando hanno ricevuto un conto salatissimo di ben 500 euro

 

Leggi anche > Capri, il conto della colazione è salato: «78 euro per sei cornetti e tre cappuccini». Ma i social si dividono

 

Prezzi esagerati

 

 

Ma non finisce qui. Perché quando i due hanno cercato di lamentarsi visto il conto che si sono visti arrivare, hanno detto di essere stati circondati da enormi camerieri. E si riaccende la polemica sul locale che è stato accusato di truffa ai clienti, accuse respinte con rabbia dal titolare. 

 

L'accusa della cliente

 

 

Tornata dalle vacanze in Grecia, Theodora, 50 anni, ha voluto denunciare l'accaduto al The Sun Online. Stavano cercando di prenotare un taxi per tornare al loro hotel quando hanno visto il cartello fuori DK Oyster che diceva che i taxi potevano essere chiamati dall'interno del locale, così hanno pensato di aspettare il taxi sorseggiando un cocktail nel frattempo. Ha poi aggiunto di aver chiesto un menu di cocktail, ma invece di portarne uno, il cameriere giunto al loro tavolo, ha preferito elencare le opzioni a voce. Hanno ordinato così due Martini e due birre. Ma al momento di pagare, ecco la spiacevole sorpresa.

 

«Siamo stati accerchiati dai camerieri»

 

Il cameriere ha poi insistito per convincere i clienti a prendere dei frutti di mare e così la coppia ha ordinato una dozzina di ostriche. Sapevano che il conto non sarebbe stato economico, Theodora e il marito, ma non si apsettavano quella cifra. «Eravamo a Mykonos, sapevamo che sarebbe stato un conto elevato. 250 euro circa, ecco cosa pensavamo». Ma lo scontrino quando è arrivato li ha lasciati senza parole. «Quando abbiamo ricevuto il conto era di circa 500 euro. Mio marito continuava a dire, 'deve esserci un errore'». Hanno così provato a chiedere spiegazioni sull'importo ma, secondo la versione dell'avvocato, sono stati immediatamente circondati dai camerieri, «un gruppo di uomini grandi e massicci. Non hanno cameriere donne».Il giorno dopo sarebbero tornati a casa per questo hanno deciso di lasciar correre e pagare il conto. «Ho detto a mio marito: 'Siamo in un Paese straniero. È ridicolo, ma ovviamente è una truffa. Pagheremo e proveremo a trattare con la società della nostra carta di credito in seguito'».

 

Non sono i primi

 

Con ancora la rabbia per quanto accaduto, una volta arrivati in albergo, la coppia ha controllato le recensioni su TripAdvisor e si sono resi conto delle centinaia di persone che hanno subito lo stesso tipo di trattamento. Una truffa in piena regola che Theodora McCormick fatica ancora ad accettare: «Sono stata truffata, ma sono stata sciocca. Di solito non cado in questi tranelli».

 

La replica del titolare

 

Dimitrios Kalamaras, titolare del DK Oyster Bar, ha voluto controbattere personalmente rispondendo in modo diretto alle critiche e alle accuse. Il titolare ha puntato il dito su molti dei suoi revisori su TripAdvisor di aver mentito e ha affermato, dopo «dozzine» di affermazioni «false», di aver installato tre lavagne all'ingresso del ristorante che mostravano i suoi prezzi. Dimitrios ha anche affermato che «nessun adulto sano di mente avrebbe ordinato un drink senza prima vedere quanto costa».Ha spiegato anche il concept del suo locale, Dimitrios, definendolo un posto completamente diverso dagli altri. Ma non solo. Ha deciso di andarci giù pesante accusando i clienti che si sono lamentati di essere influencer scrocconi.

 

Le recensioni parlano chiaro

 

 

Ma le recensioni di TripAdvisor parlano chiaro. Un vacanziere britannico ha rivelato come gli sia stato addebitato un conto da più di 400 euro per quattro drink e uno spuntino al ristorante «fregatura». Jak Kypri, di Londra, tranquillo del fatto che parlando lui greco non sarebbe mai stato fregato, è caduto nella stessa trappola. Arrivato nel ristorante i camerieri non hanno portato nessun menù al cliente che ha ordinato due tequilas, due birre e dei gamberetti che, quando sono arrivati, erano solo sei gamberi. Lo scontrino? 450 euro. Mentre un altro turista britannico ha affermato che ha dovuto pagare 60 euro per una limonata così amara che era imbevibile... difficile pensare, quindi, che la colpa sia degli influencer.

 

 


RIMANI CONNESSO CON LEGGO