Elena Huelva, l'influencer morta a 20 anni per un sarcoma di Ewing

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«I miei desideri vincono». Tre parole che sono diventate il motto della vita di Elena Huelva nella sua lotta contro il tumore, che si è conclusa questo martedì mattina con la sua morte a Siviglia all'età di 20 anni. La giovane in poco tempo è diventata fonte di ispirazione su Instagram per quasi un milione di persone, mostrando quotidianamente la sua forza e la volontà di sconfiggere la malattia. A soli 16 anni le è stato diagnosticato il sarcoma di Ewing, un tipo di cancro che aggredisce le ossa e i tessuti molli che le circondano. Quattro anni dopo, Elena è morta a causa della malattia, come annunciato dalla sua famiglia dal suo profilo Instagram. «Da stamattina Elena balla per voi e vi guarda dalla sua stella. Grazie di tutto», hanno scritto su una fotografia dell'influencer che non ha mai smesso di sorridere.

 

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La lotta al tumore raccontata su Instagram e TikTok

 

La giovane sivigliana il 4 dicembre ha comunicato alle sue migliaia di follower su Instagram e TikTok il 4 dicembre che le cose non andavano bene e che le avevano riscontrato più metastasi alla trachea. Questo lunedì ha lasciato sui suoi social network un "ti amo" ai suoi follower. «Voglio chiarire che ho già vinto grazie a tutto l'amore e alle persone che ho al mio fianco. Qualunque cosa accada, so che la mia vita non è stata vana perché ho lottato e ho ottenuto ciò che volevo, dare visibilità alla malattia», ha affermato sui suoi social. In questi quattro anni, Huelva si è occupata di trasmettere l'intero decorso della sua malattia: dalle sessioni di chemioterapia alle sue lunghe degenze in ospedale, dai periodi più felici alle diagnosi più temute. Ma lo ha fatto sempre con il sorriso e con lo stesso motto: «I miei desideri vincono».

 

 

L'esempio di Elena

 

La visibilità che la giovane è riuscita a dare alla malattia ha avuto un impatto sul suo ambiente, sui suoi followers e sulla ricerca. La sua perseveranza ha aiutato altri malati di cancro a continuare a combattere la malattia, ha dato un volto alla necessità di indagare. «Voi date a noi scienziati l'energia di cui abbiamo bisogno per continuare la ricerca»; «Anche se il mio trattamento chemioterapico non sta andando bene come speravamo, il tuo esempio mi dà la forza di resistere»; «Ho avuto una brutta giornata... apro Instagram e ti vedo. Grazie per avermi aperto gli occhi e avermi insegnato a valorizzare ogni minuto di questa vita bella e talvolta ingiusta», dicono alcuni dei commenti che migliaia di persone hanno lasciato sui loro social network.

 

 

 


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