Asher Sinclair, il bambino di 3 anni morto a casa

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Un bambino di 3 anni è morto in casa sua a causa dei tagli del servizio sanitario nazionale. A denunciare l'accaduto è la famiglia del piccolo Asher Sinclair, di Hillingdon, a ovest di Londra. Il bimbo, gravemente malato, avrebbe necessitato di una serie di cure domiciliari, molto costose, che però erano state tagliate dal servizio sanitario nazionale.

 

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La denuncia 

«La vita di mio figlio non è finita a causa delle sue condizioni di salute, bensì dell'assenza delle cure di cui avrebbe avuto bisogno per sopravvivere», ha affermato la madre del bambino alla stampa locale. Il bambino aveva subito una lesione al tronco cerebrale dopo essere stato colpito da un raro virus subito dopo la nascita, per questo necessitava di assistenza respiratoria attraverso un tubo che avrebbe dovuto mandare aria nei suoi polmoni per aiutarlo a respirare.

 

 

Grazie alle cure il piccolo era stato in grado di fare una vita normale ed era persino in grado di andare a scuola. Il sistema sanitario aveva però fatto dei tagli e fornito alla famiglia l'assistenza di una infermiera che avrebbe dovuto assistere il piccolo h24, un compito, come riconosciuto dalla stessa mamma, molto complicato e difficile. Quando la mamma del bimbo si è dovuta assentare per andare a prendere la figlia più grande a Sinclair si è staccato il tubo dell'ossigeno. L'infermiera non è stata in grado di riposizionarlo, così il bimbo è rimasto senza ossigeno per troppo tempo e dopo 5 giorni e morto.

 

 

 

Un'inchiesta ha confermato che la morte del piccolo è stata causata dalla negligenza dell'infermiera e che il sistema sanitario nazionale aveva fornito un pacchetto di cure assolutamente insufficiente al bambino per il tipo di assistenza che richiedeva la sua condizione. Il bambino avrebbe dovuto avere il supporto di due infermiere specializzate, invece purtroppo, non è stato così. 


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