I COLLOQUI PER LA PACE

Zelensky: «Rispetto il Papa, ma non abbiamo bisogno di mediatori. Il piano di pace deve essere il nostro». Meloni: «L'Italia è al fianco di Kiev a 360 gradi»

Tutti gli aggiornamenti live sulla visita del presidente ucraino nella Capitale

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Zelesnky: «Oggi a Roma siamo diventati più forti»

«Oggi a Roma. Come sempre con tali visite, abbiamo ottenuto un risultato. Oggi siamo diventati più forti. Ho incontrato il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Sono grato a loro per le decisioni politiche di aumentare gli aiuti per l'Ucraina». Lo scrive su Twitter Volodymyr Zelensky al termine della giornata. «Sono grato alla leadership politica dell'Italia e di tutti gli italiani che ci aiutano e sostengono l'Ucraina nella nostra lotta per uno stile di vita europeo. Viva Italia! Gloria all'Ucraina!», aggiunge.

Zelensky ha lasciato Roma

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lasciato la capitale. Lo rende noto il questore di Roma, Carmine Belfiore, rigraziando «tutti coloro che hanno contribuito a che la visita avvenisse senza criticità». Il questore inoltre sottolinea «l'importanza della sinergia tra tutte le forze dell'ordine, le forze armate e la polizia locale di Roma capitale che, anche in questa occasione, ha garantito lo svolgimento dei servizi senza alcuna turbativa per l'ordine pubblico nella capitale».

 

 

La dichiarazione congiunta tra Italia e Ucraina: il documento

Nel corso del loro incontro a Roma il 13 maggio 2023 il Presidente dell'Ucraina e il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana hanno rilasciato la seguente dichiarazione.

 

Il Presidente dell'Ucraina e il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana hanno ribadito la loro inequivocabile condanna della guerra di aggressione in corso da parte della Russia contro l'Ucraina. L'Ucraina ha dimostrato una notevole determinazione nell'esercitare il suo diritto all'autodifesa contro questo attacco immotivato e ingiustificato. La Russia deve ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue Forze militari dal territorio dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti.

 

La Repubblica Italiana rimane ferma nel suo impegno per l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. La Repubblica Italiana elogia la determinazione e il coraggio del popolo e delle Forze armate ucraine e riconosce il loro significativo contributo alla sicurezza dell'area euroatlantica e oltre. La Repubblica Italiana continuerà a sostenere politicamente, finanziariamente, umanitariamente e militarmente l'Ucraina per tutto il tempo necessario - individualmente e attraverso la cooperazione internazionale all’interno dell'Unione Europea, della NATO, delle Nazioni Unite e in altri formati.

 

La Repubblica Italiana ha dato un solido contributo militare all'Ucraina, che continuerà tenendo costantemente conto delle esigenze più urgenti e immediate dell'Ucraina per rafforzare le sue capacità di difesa. Oltre al contributo nazionale la Repubblica Italiana partecipa attivamente alle misure dell'Unione Europea e della NATO per l'assistenza militare all'Ucraina e per la formazione dei soldati ucraini.

 

Oltre all'assistenza militare la Repubblica Italiana ha fornito all'Ucraina assistenza civile, compreso il sostegno finanziario, umanitario e di emergenza. Questa assistenza continuerà. Tra gli altri elementi di assistenza le donazioni di attrezzature da parte di aziende energetiche italiane sono state mobilitate per migliorare e rafforzare la resilienza delle infrastrutture energetiche e civili dell'Ucraina attraverso la Protezione Civile Italiana e il Meccanismo di Protezione Civile dell’UE.

 

La Repubblica Italiana sostiene l'iniziativa dell'Ucraina per una pace giusta e sostenibile basata sulla sovranità e sull'integrità territoriale dell’Ucraina. La Formula di pace ucraina comprende una serie di obiettivi importanti, molti dei quali sono già oggetto di lavoro da parte della Repubblica Italiana, come la sicurezza alimentare ed energetica. La Repubblica Italiana è pronta a cooperare con l'Ucraina per assicurare una partecipazione internazionale quanto più ampia possibile all'attuazione della Formula di pace ucraina anche attraverso eventi aperti che si terranno nel prossimo futuro.

 

L'Ucraina e la Repubblica Italiana sottolineano il loro fermo impegno ad assicurare alla giustizia i responsabili di crimini di guerra e di altri crimini atroci commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. La Repubblica Italiana partecipa attivamente al “Core Group” sulla definizione delle responsabilità per il crimine di aggressione contro l'Ucraina e accoglie con favore gli sforzi internazionali in corso, in cooperazione con l'Ucraina, per assicurare le responsabilità con un ampio sostegno internazionale. La Repubblica Italiana accoglie con favore l'accordo sul nuovo Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l'Ucraina all'Aja e si augura che venga avviato al più presto.

 

L'Ucraina e la Repubblica Italiana ribadiscono il loro sostegno alle indagini del Procuratore della Corte Penale Internazionale, che rappresentano un passo avanti verso la definizione delle responsabilità, e hanno preso atto dei mandati di arresto della Corte. L'Italia ha accettato di fornire ulteriore sostegno alla Corte Penale Internazionale al fine di rafforzarne le capacità nel quadro della guerra della Russia contro l'Ucraina.

 

L'Ucraina e la Repubblica Italiana concordano sulla necessità di aumentare la nostra pressione collettiva sulla Russia attraverso ulteriori sanzioni per indebolire la capacità della Russia di continuare la sua guerra illegale di aggressione. Devono essere rafforzati gli sforzi per garantire l'effettiva applicazione delle sanzioni e per prevenire e per contrastare l'elusione delle stesse all’interno e da parte di Paesi terzi.

 

L'Ucraina e la Repubblica Italiana continueranno a collaborare con altri soggetti per sviluppare meccanismi di risarcimento delle perdite e dei danni causati dall'aggressione russa. A tal fine il Registro internazionale dei danni, che sarà presentato in occasione del Vertice di Reykjavík del Consiglio d'Europa il 16 e 17 maggio 2023, rappresenta un'importante pietra miliare. I nostri sforzi continueranno a esplorare le opzioni appropriate per il finanziamento di un meccanismo di compensazione, compresa una solida base legale per l'utilizzo dei beni russi congelati e bloccati, per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina.

 

Il 26 aprile 2023 l'Italia e l'Ucraina hanno co-organizzato a Roma una Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, con un'ampia partecipazione del settore privato, per rafforzare il sostegno e la collaborazione per la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina e si sono impegnate a coordinarsi strettamente su questi temi intensificando la cooperazione bilaterale.  

La Repubblica Italiana, insieme alle Organizzazioni e ai partner internazionali, è impegnata a partecipare alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina dopo la guerra. Fin d'ora è importante porre le basi per un impegno ambizioso e a lungo termine che crei opportunità e che permetta al popolo ucraino di ricostruire la propria Nazione. Coinvolgere tutti i partner interessati, comprese le aziende private e internazionali, con l'obiettivo di garantire il sostegno finanziario, gli investimenti e le conoscenze necessarie è essenziale per assicurare un futuro prospero all'Ucraina. L'Ucraina considera l'Italia e le sue aziende partners di primaria importanza per la ricostruzione.

 

Il futuro dell'Ucraina e del suo popolo è nella Famiglia europea. L'Unione Europea ha già riconosciuto la prospettiva europea dell'Ucraina e le ha concesso lo status di Paese candidato. La Repubblica Italiana sostiene con forza l'Ucraina nei suoi sforzi di riforma e nel soddisfare i requisiti necessari per avviare i negoziati di adesione nel 2023 auspicando un rapporto positivo della Commissione Europea.

 

Nell'ambito della NATO la Repubblica Italiana continua a concentrarsi sul sostegno immediato all'Ucraina contribuendo a un sostanziale aumento del pacchetto di assistenza globale della NATO all'Ucraina. La Repubblica Italiana continua a sostenere con forza la capacità di difesa dell'Ucraina. L'Ucraina ha il diritto di scegliere i propri accordi di sicurezza.

L'Italia sostiene pienamente la Commissione NATO-Ucraina come sede per incrementare ed espandere ulteriormente la cooperazione in corso per contribuire a realizzare il percorso dell'Ucraina verso la famiglia euro-atlantica, coerentemente con la Dichiarazione di Bucarest. Al prossimo Vertice NATO di Vilnius saremo lieti di affrontare tutti questi temi.

Zelensky ha invitato il Papa a visitare l'Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «ha invitato Papa Francesco a visitare l'Ucraina per sostenere con la preghiera tutti gli ucraini, che soffrono a causa del terrore russo e combattono contro il male che è arrivato in terra ucraina». Lo si legge in una nota della presidenza ucraina in merito all'incontro tra Zelensky e il pontefice.

Zelensky: «La Cina non fornirà armi a Mosca»

«Ho parlato con il leader cinese, abbiamo discusso questioni importanti, ho detto che contiamo che Pechino non fornisca armi a Mosca. Xi ha risposto che non daranno le armi e non sosterranno la Russia»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta su Rai 1.

Zelensky: «Non sono stati i nostri droni a colpire il Cremlino»

«Sicuramente non sono stati i nostri droni. L'avremmo detto, non abbiamo paura, ma non sappiamo bene cosa sia accaduto». Lo ha detto a Porta a Porta il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, negando responsabilità per l'attacco con droni al Cremlino.

Zelensky: «Credo che Putin non userà le armi nucleari»

«Credo che Putin non userà le armi nucleari. Nessuno può sapere che cosa passa per la testa del presidente russo, ma non dobbiamo avere paura». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta su Rai1. Zelensky ha aggiunto che «Putin ha tanta voglia di vivere e cercherà di fare di tutto per vivere».

Zelensky: «Parlare con Putin? No, di cosa dovremmo parlare?»

«No, di cosa dovremmo parlare?». Lo ha dichiarato a Porta a Porta il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, escludendo la possibilità di un dialogo con Vladimir Putin. «Potrebbe fare dei passi diplomatici, ma un anno dopo ricomincerebbe a uccidere di nuovo», ha aggiunto.

 

 

Zelensky: «Rispetto il papa, ma non abbiamo bisogno di mediatori»

«Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta». Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta. «Noi invitiamo il Papa, come altri leader, per lavorare ad una pace giusta ma prima dobbiamo fare tutto il resto», ha aggiunto, sottolineando che non ha senso tentare di coinvolgere ora la Russia in un dialogo. «Non si può fare una mediazione con Putin, nessun Paese al mondo lo può fare», ha aggiunto.

Zelensky: «Non è vero che non ho voluto vedere Salvini, lo vedrei con piacere»

«Non è vero che non ho voluto vedere Salvini, lo vedrei con piacere». Lo ha assicurato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rispondendo alla domanda a Porta a porta se sia vero che non ha voluto incontrare il vice premier leghista.

Zelensky: Trump? Se sarà presidente non so se ci aiuterà

»Chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti lo deciderà il popolo americano, non so se Donald Trump potrà aiutarci in questa situazione«. Lo ha dichiarato a Porta a Porta il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo alla domanda su come cambierà l'appoggio di Washington a Kiev nel caso Trump tornasse ad essere presidente. »Innanzitutto ringrazio il Congresso e il presidente Joe Biden che ci danno un sostegno molto grande e di cui siamo molto grati. Voglio ricordare che ho incontrato Trump quando eravamo entrambi presidenti e non c'era un'invasione su larga scala, ma un'aggressione visto che Donbass e Crimea erano state occupate - ha proseguito Zelensky - non sono sicuro che all'epoca si rendesse conto, non sono sicuro fosse una sua priorità. Nessuno ha risolto la questione e Putin ha ricevuto questo segnale, ecco perché è andato avanti«.

Zelensky: «Se Putin attacca Paesi baltici dovrete mandare lì in guerra i vostri figli»

«So che se l'Ucraina cade, il passo successivo è la Moldavia e poi i Paesi baltici. Putin arriva lì, forse non Italia, ma i Paesi baltici sono membri della Nato e voi dovrete mandare lì in guerra i vostri figli». Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta su Rai1.

Zelensky: «Controffensiva? Passi importanti a breve»

«I passi importanti saranno fatti a breve». Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta rispondendo ad una domanda sui tempi e gli obiettivi della controffensiva ucraina. Il leader ucraino non si è sbilanciato ulteriormente. «Non aiuterebbe l'Ucraina», ha chiarito, assicurando soltanto che «ci stiamo preparando con grande impegno e faremo passi importanti. Siamo molto motivati. Non posso rispondere» sui tempi e i modi, «ma vedrete i risultati. Noi crediamo nella vittoria».

Filorussi: attacchi ucraini più intensi su tutto il fronte

Le truppe ucraine sono diventate più attive lungo l'intera linea del fronte, ha dichiarato alla Tass Yan Gagin, consigliere del capo dell'autoproclamata repubblica del Donetsk ad interim Denis Pushilin. «L'avversario ha seriamente aumentato la sua attività lungo l'intera linea di combattimento», ha detto. I militari e i comandanti di diverse unità su vari tratti del fronte hanno confermato queste informazioni, scrive l'agenzia di stampa statale russa.

Zelensky: «Regime di Putin non diverso dal regime nazista»

Il regime di Vladimir Putin «è brutale e crudele e non è diverso dal regime nazista». Lo ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a porta.

Zelensky: «Putin ormai isolato dal mondo civile»

Vladimir Putin «ormai è isolato dal mondo civile, la sua gente non è più motivata e noi siamo più vicini alla pace perché ogni giorno respingiamo dal nostro territorio» i russi. Lo ha detto il presidente ucraino, Vlodomyr Zelensky in un'intervista a Porta a Porta: «Putin è lontano da quella Russia che aveva i contatti con il mondo civile. È isolata e isola la propria gente, ha cancellato tutto quello che aveva accumulato nei secoli».

Zelensky: «Putin piccolo leader che uccide anche la sua gente»

Vladimir Putin «è un piccolo leader che uccide non solo gli ucraini, ma anche la sua gente». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Porta a Porta.

Zelensky: «Ho chiesto al Papa di fare pressioni sulla Russia» su questione bimbi deportati

«Ho chiesto al Papa di fare pressioni sulla Russia» sulla questione dei bambini ucraini deportati. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un'intervista a Porta a Porta, parlando dei quasi 20mila bambini ucraini deportati in Russia, un numero che potrebbe essere più grande, perché «20mila sono quelli registrati, ma nei territori ora occupati vivevano circa 200mila bambini».

Zelensky: «Onore vedere il Papa, ma piano di pace deve essere il nostro»

«Per me è stato un onore incontrare Sua Santità, però lui conosce la mia posizione, la guerra è in Ucraina e il piano deve essere ucraino. Siamo molto interessati a coinvolgere il Vaticano nella nostra formula per la pace». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta rispondendo a una domanda di Bruno Vespa sul dialogo tra il presidente ucraino e il Papa.

Per Zelensky mezz'ora di pausa prima di Porta a Porta

Volodymyr Zelensky ha lasciato il Parco dei Principi intorno alle 18 per la diretta speciale di Porta a Porta con Bruno Vespa seguito da una scorta di dieci auto. Una mezz'ora di permanenza, dopo essere rientrato poco dopo le 17.20 all'hotel dei Parioli, a 350 metri dell'ambasciata di Kiev, al termine della sua giornata di incontri a Roma. L'auto presidenziale è entrata dall'ingresso secondario dell'hotel insieme alla scorta dopo l'incontro con il Papa in Vaticano. In mattinata, nonostante la pioggia, una decina di persone aveva salutato e accolto con applausi il passaggio di Zelensky diretto al Quirinale per il primo incontro della giornata, quello con il presidente Sergio Mattarella. Nel pomeriggio invece in via Saverio Mercadante solo la presenza di polizia, carabinieri, militari e agenti in borghese. Le operazioni per riaccogliere Zelensky in hotel sono iniziate poco prima delle cinque con la polizia che ha iniziato a limitare la circolazione del traffico in via Mercadante. Ad annunciare invece l'imminente arrivo del presidente ucraino la presenza dell'elicottero sopra l'hotel, che è ritornato con l'auto presidenziale. Strade completamente chiuse al traffico solo pochi minuti prima che il corteo presidenziale lasciasse il Vaticano.

Zelensky al Papa: «Non può esserci uguaglianza con i russi»

«Incontro con Papa Francesco. Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l'aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell'unica formula efficace per raggiungere una pace giusta. Si è offerto di unirsi alla sua attuazione». Così il presidente Zelensky su Telegram dopo l'incontro con Papa Francesco.

Papa Francesco: «Necessità urgente di gesti di umanità»

I temi del colloquio tra il Papa e il presidente Volodymyr Zelensky, durato circa quaranta minuti, «sono riferibili alla situazione umanitaria e politica dell'Ucraina provocata dalla guerra in corso. Il Papa - riferisce il portavoce vaticano Matteo Bruni - ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall'invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno. Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di 'gesti di umanità' nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto».

Zelensky lascia il Vaticano

Terminato il colloquio con papa Francesco, Volodymyr Zelensky ha lasciato il Vaticano. Il presidente ucraino è salito in auto ed è stato scortato lungo il tragitto fuori da piazza San Pietro. Il prossimo impegno del leader di Kiev è in programma alle 18.30 in diretta televisiva a Porta a Porta.

Zelensky a colloquio con il Papa per 40 minuti

E' durato circa 40 minuti il colloquio tra Papa Francesco e il presidente ucraino Zelensky in Vaticano. Il Papa ha accolto Zelensky sulla porta dell'Auletta Paolo VI, in piedi appoggiandosi al bastone. Il presidente, salutando il Papa, ha messo la mano sul cuore e ha chinato la testa. Con loro solo l'interprete: il francescano ucraino fra Marek Viktor Gongalo. Zelensky, seduto al tavolo per il colloquio con il Papa, aveva davanti a sé due fogli scritti.

Il Papa dona a Zelensky scultura con ramoscello della pace

Papa Francesco ha donato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky una piccola scultura che rappresenta un ramoscello d'ulivo, simbolo della pace. Il presidente ucraino ha invece donato al Papa un'icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile.

Papa Francesco a Zelensky: «La ringrazio per questa visita»

«La ringrazio per questa visita», ha detto il Papa accogliendo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «È un grande onore», ha risposto il presidente.

Zelensky in Aula Paolo VI in Vaticano

Il presidente ucraino Zelensky è entrato in Aula Paolo VI in Vaticano alle 16.10. Il colloquio con il Pontefice avviene nell'attigua Auletta.

L'arrivo di Zelensky in Vaticano

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Zelensky arrivato in Vaticano per incontro con il Papa

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è appena arrivato in Vaticano dove è previsto l'incontro con papa Francesco.

Zelensky sarà ricevuto dal pontefice non nel Palazzo Apostolico ma nella cosiddetta Auletta adiacente all'Aula Paolo VI.

Zelensky lascia palazzo Chigi: ora l'incontro con il Papa in Vaticano

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lasciato Palazzo Chigi per recarsi in Vaticano per l'incontro con papa Francesco.

Meloni: «Quello che ucraini stanno facendo, lo stanno facendo anche per noi»

«La verità è che l'Ucraina è vittima di aggressione e che difendendo la propria integrità e identità, allontana la guerra dal resto dell'Europa. Quello che gli ucraini lo stanno facendo, lo stanno facendo anche per noi». Così la premier Giorgia Meloni rispondendo a una domanda, al termine dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky: «Grazie per le sanzioni contro l'aggressore»

«Grazie per le sanzioni contro l'aggressore». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di un punto stampa a Palazzo Chigi con la premier, Giorgia Meloni.

Meloni: «Pronti a sostenere partenariato dell'Ucraina con la Nato»

«Siamo pronti a sostenere un'ulteriore intensificazione del partenariato dell'Ucraina con la Nato, ne parleremo a Vilnius al vertice di luglio, sarà probabilmente il tema centrale». Così la premier Giorgia Meloni al termine dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky: l'Europa «per noi è molto importante»

L'Europa «per noi è molto importante», rispetteremo tutte le indicazioni richieste per entrare nell'Ue. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky dopo il colloquio con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.

Zelensky: «Duecentomila bambini portati via dall'Ucraina»

«Duecentomila bambini sono stati portati via dall'Ucraina», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni.

Meloni: «No a nessuna pace ingiusta, imposta all'Ucraina»

«Per tutto il tempo necessario, e oltre, la nostra nazione continuerà a fornire assistenza bilaterale e multilaterale e ci sarà la nostra convinta adesione agli accordi per l'applicazione delle sanzioni e il nostro sostegno alla pace purché sia una pace giusta. Non siamo così ipocriti da chiamare pace qualsiasi cosa che possa somigliare a un'invasione. No a nessuna pace ingiusta, imposta all'Ucraina. Qualsiasi accordo di pace dovrà essere condiviso dal popolo ucraino e l'Italia contribuirà a questa direzione». Così la premier Giorgia Meloni al termine dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky: «Grazie Giorgia, non dimenticherò mai vostro aiuto»

«Giorgia, ti ringrazio per la possibilità di essere in questo bellissimo Stato con una grande storia, sono qui per stringerle la mano e ringraziare per aver dato rifugio ai cittadini ucraini, non lo dimenticherò mai». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni.

Meloni: «Alla pace si arriverà solo se e quando la Russia cesserà le ostilità»

«Alla pace si arriverà solo se e quando la Russia cesserà le ostilità». Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La premier ha rinnovato l'appello a Mosca «a fermare l'aggressione e a ritirare le truppe». «Siamo favorevoli - ha aggiunto - ad una soluzione diplomatica del conflitto. Sosteniamo la formula di pace in 10 punti del presidente Zelensky. E riconosciamo le legittime aspirazione europee dell'Ucraina, avamposto della sicurezza dell'intero continente europeo».

Meloni: «Continueremo a fornire sostegno, anche militare, all'Ucraina»

«Continueremo a fornire sostegno, anche militare, perché l'Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida. Questo è importante perché alla pace non si può arrivare con nessuna posizione di resa». Così la premier Giorgia Meloni al termine dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Attacco hacker russi a siti istituzionali italiani

Il gruppo di hacker russi noName057 ha rivendicato su Telegram alcuni attacchi sferrati a siti istituzionali italiani, in concomitanza con la visita a Roma del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto scritto dal gruppo, sotto attacco sono stati il siti del Viminale e quello del Consiglio Superiore della Magistratura attualmente però accessibili.

Meloni: «Scommettiamo sulla vittoria dell'Ucraina»

«A fine febbraio sono stata a Kiev. Noi abbiamo realizzato lo scorso 26 una grande conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina per dimostrare che la nostra nazione vuole svolgere un ruolo di primo piano per la ricostruzione e che scommettiamo sulla vittoria dell'Ucraina». Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Meloni-Zelensky, la conferenza stampa a Palazzo Chigi

Berlino conferma visita di Zelensky per domani

Fonti ufficiali hanno confermato la visita del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, domani in Germania, un'indiscrezione già emersa nei giorni scorsi. Secondo le fonti, interpellate dall'agenzia Dpa, durante la visita Zelensky riceverà il prestigioso premio Carlo Magno a nome del popolo ucraino.

Zelensky: "L'Italia è dalla parte giusta"

«A Roma ho incontrato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Sono grato per la posizione coerente sul sostegno all'Ucraina. Apprezziamo l'assistenza importante militare che dà al nostro Paese la capacità di resistere all'aggressione russa. La chiave del nostro successo sul campo di battaglia è la ricezione tempestiva dell'assistenza necessaria. L'Italia era e è dalla parte giusta, dalla parte della verità in questa guerra. Ci stiamo muovendo nella direzione della vittoria. La vittoria è significa la pace per il nostro Stato». Così Volodymyr Zelensky in un messaggio su Telegram in ucraino e in italiano.

Finito il faccia a faccia Zelensky-Meloni

Si è concluso il faccia a faccia fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Palazzo Chigi. Iniziato alle 13.05, il colloquio è durato un'ora e dieci minuti.

Meloni a Zelensky: «Sostegno a Kiev a 360 gradi»

L'incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a quanto si apprende, sarà l'occasione per ribadire il fermo sostegno dell'Italia all'Ucraina a 360 gradi, alla sua integrità territoriale, alla sovranità e all'indipendenza di Kiev e la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino impegnato a difendere i valori condivisi di libertà e di democrazia messi a repentaglio dalla guerra di invasione russa.

Meloni accoglie Zelensky

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel cortile di Palazzo Chigi. Fra i due c'è stato un abbraccio, seguito da una stretta di mano davanti alle telecamere nel cortile di Palazzo Chigi, dove Zelensky è stato accolto dal picchetto con gli onori militari.

Zelensky arrivato a Palazzo Chigi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Palazzo Chigi per l'incontro con la premier Giorgia Meloni. Sul portone della sede della Presidenza del Consiglio, secondo il protocollo, sventolano la bandiera dell'Unione europea, al centro il tricolore italiano e poi quella dell'Ucraina. Dopo il pranzo di lavoro sono previste dichiarazioni congiunte alla stampa.

Zelensky saluta Mattarella e lascia il Quirinale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha appena lasciato il Quirinale dopo aver incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è ora diretto a Palazzo Chigi, dove incontrerà il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e avrà un pranzo di lavoro. Prima di lasciare il Quirinale Zelensky ha salutato Mattarella dopo circa 25 minuti di colloquio, salutandolo sorridente con una stretta di mano.

L'incontro al Quirinale

All'incontro al Quirinale con la delegazione ucraina guidata dal presidente Volodymyr Zelensky prendono parte il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il segretario generale della presidenza Ugo Zampetti, il consigliere per gli affari diplomatici Fabio Cassese, il consigliere Francesco Saverio Garofani, il consigliere per la stampa e la comunicazione Giovanni Grasso, il consigliere per gli affari militari Giovanni Candotti, l'ambasciatore d'Italia a Kiev Francesco Zazo e il consigliere dell'ufficio affari diplomatici Alberto Comito.

 

Mattarella a Zelensky: «Siamo al vostro fianco»

È un onore averla qui a Roma. Ho chiesto di incontrarla nuovamente dopo il nostro colloquio di anni addietro anche se in questa condizione diversa, noi siamo pienamente al vostro fianco. Benvenuto presidente». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky al tavolo del Quirinale dove si tiene il colloquio tra le due delegazioni, italiana e ucraina.

Stretta di mano con Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel cortile del Quirinale. I due si sono salutati con una stretta di mano e poi hanno assistito agli onori dei reparti e ai rispettivi inni nazionali. Sul torrino del Quirinale è stata issata la bandiera ucraina.

Zelensky è arrivato al Quirinale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad accogliere nel cortile del palazzo il picchetto d'onore.

Zelensky atteso alle 13 per l'incontro con Giorgia Meloni

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi. Qui, intorno alle 13, riceverà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il programma non è stato ufficialmente confermato ma, dopo un pranzo di lavoro, i due leader dovrebbero tenere dichiarazioni congiunte alla stampa.

Salvini: "Spero che negli incontri si parli del post guerra"

Quello di oggi «spero che sia un incontro importante, sono ai massimi livelli: Santo Padre, presidente del Consiglio e presidente della Repubblica». Così il leader della Lega Matteo Salvini sulla visita di Volodymyr Zelensky oggi a Roma. L'auspicio è che «oltre al doveroso sostegno all'Ucraina - ha spiegato - si trovi il tempo di pensare al dopo, al giorno del cessate il fuoco e al giorno della pace e della fine della guerra. Spero che ai tavoli si parli anche di questo». Salvini ha poi replicato al leader di Azione Carlo Calenda, secondo il quale è Zelensky a non avere il piacere di incontrarlo: «Si sono sentiti al telefono? - ha replicato il ministro - Penso che Zelensky abbia cose più importanti da fare che sentire Calenda». E comunque «Calenda poveretto è stato tradito da Renzi e soffre - ha concluso ironico Salvini - come tutti gli amori che finiscono male c'è qualcuno che soffre: gli sono vicino umanamente».

I colloqui con la segreteria di Stato

Il presidente ucraino Zelensky, dopo avere incontrato il Papa, avrà colloqui con la segreteria di Stato.

Zelensky incontrerà il Papa dopo le 15

Il presidente ucraino Zelensky, a quanto si apprende da fonti vaticane, incontrerà il Papa in Vaticano nel pomeriggio, dopo le 15.

Salvini: "Non è mai stato previsto un incontro tra me e Zelensky"

Sulla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi a Roma «leggo ricostruzioni surreali in base alle quali io non sarei andato, ma non è mai stato previsto. Il presidente del Consiglio incontra un presidente del Consiglio». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini durante un punto stampa a Milano. Ai cronisti che gli chiedevano se avrebbe incontrato Zelensky, Salvini ha replicato: «Ci mancherebbe altro, sono stato alla conferenza stampa di ricostruzione dell'Ucraina dieci giorni fa».

Arrivato in hotel, un noto albergo di Roma

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è appena arrivato in un noto albergo di Roma, prima di recarsi al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

 

Tajani: "L'Italia dà il benvenuto a Zelensky"

«L'Italia dà il benvenuto al Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Rinnoviamo il nostro impegno al fianco del popolo ucraino, a difesa della libertà e della democrazia». Lo ha scritto su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

L'Airbus A319 ha portato Zelensky

L'Airbus A319 dell'Aeronautica Militare con a bordo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita in Italia per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa, è atterrato sulla pista dell'aeroporto di Ciampino. Ad accoglierlo, tra ingenti misure di sicurezza e con due carabinieri e due avieri schierati in alta uniforme ai piedi della scaletta, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l'ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk e l'ambasciatore di Italia a Kiev Pier Francesco Zazo.

Atteso alle 12.00 al Quirinale

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è atteso al Quirinale tra le 11.30 e le 12 per l'incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Zelensky: "Un'importante visita per la vittoria dell'Ucraina"

«Oggi a Roma. Incontro il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Papa Francesco. Una visita importante per avvicinarsi alla vittoria dell'Ucraina». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky atterrato a Ciampino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato all'aeroporto di Ciampino a Roma. Ad attenderlo il ministro degli Esteri Tajani.

Tajani a Ciampino

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è all'aeroporto di Ciampino in attesa dell'arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Atteso all'aeroporto di Ciampino

Tra ingenti misure di sicurezza, l'aeroporto di Ciampino si prepara ad accogliere l'arrivo questa mattina del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I controlli vengono effettuati già all'ingresso dello scalo romano dove stazionano auto e cellulari di Polizia e Carabinieri. Off-limits è poi l'aerea del 31ø Stormo dell'Aeronautica militare dove il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, accoglierà il presidente ucraino.

Il piano sicurezza

È già operativo il piano sicurezza a Roma per per l'arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sono oltre mille gli uomini delle forze dell'ordine impiegati. La questura di Roma ha varato un piano che prevede anche la no fly zone e il divieto di sorvolo per i droni. Al lavoro artificieri, elicotteri e tiratori scelti. Effettuata l'attività di bonifica e controllo anche nel sottosuolo. La zona intorno all'hotel Parco dei Principi, ai Parioli, che dovrebbe essere il quartier generale scelto dal presidente ucraino, è presidiata dalle forze dell'ordine. Sorvegliati il fiume Tevere e i parchi, dove la vigilanza è assicurata anche dal reparto a cavallo, mentre il controllo dal cielo è affidato agli elicotteri della polizia. In campo anche le unità antiterrorismo di polizia e carabinieri.

Nessun videomessaggio di Zelensky all'Eurovision

A meno di sorprese, sembra una questione tutta scandinava la finale dell'Eurovision Song Contest che stasera andrà in scena alla Liverpool Arena, dove è tutto pronto per la 67/a edizione della manifestazione. A rappresentare l'Italia Marco Mengoni, con una versione riarrangiata di Due Vite, il brano con cui ha vinto il festival di Sanremo. «Siamo qui per dire stop a questa pazza guerra» in Ucraina, ha detto. Il Paese avrebbe dovuto ospitare la manifestazione, grazie alla vittoria della Kalush Orchestra lo scorso anno a Torino, ma la situazione del Paese non lo ha consentito. Non passa un videomessaggio del presidente Volodymyr Zelensky


Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Maggio 2023, 12:09
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