Zelensky è volato negli Usa: è il primo viaggio all'estero del presidente dell'Ucraina da quando è cominciata la guerra. «Oggi sono a Washington per ringraziare il popolo americano, il Presidente e il Congresso per il loro indispensabile sostegno. E anche per continuare la cooperazione per avvicinare la nostra vittoria. Terrò una serie di negoziati per rafforzare la resistenza e le capacità di difesa dell'Ucraina. In particolare, discuteremo della cooperazione bilaterale tra Ucraina e Stati Uniti d'America con il Presidente degli Stati Uniti Joseph Biden. Il prossimo anno dovremo restituire la bandiera ucraina e la libertà a tutta la nostra terra, a tutto il nostro popolo». Così Voldymyr Zelensky su Telegram pubblicandole le foto del suo arrivo all'aeroporto prima di incontrare Joe Biden alla Casa Bianca a Washington.
Dagli Usa 2 miliardi di nuove armi ma niente super razzi
Quasi 2 miliardi di dollari di nuove armi, tra le quali per la prima volta missili Patriot e 'bombe intelligentì, ma ancora nessun Atacms, i razzi tattici a lungo raggio in grado di colpire obiettivi fino a 300 chilometri, quindi potenzialmente capaci di arrivare in territorio russo. Nella sua prima visita all'estero dall'inizio della guerra Volodymyr Zelensky non ottiene il bottino più agognato: gli Army Tactical Missile System, i razzi più a lungo raggio in dotazione alle forze armate americane, utilizzati dagli Stati Uniti anche nel 1991 durante l'operazione 'Desert Storm' per colpire i lanciamissili balistici a medio raggio e i siti missilistici terra-aria dell'Iraq. Il leader ucraino non può che essere grato a Joe Biden per l'aiuto senza precedenti alle sue forze armate, 18 miliardi di dollari di armi dall'inizio dell'invasione, e tuttavia è arrivato alla Casa Bianca anche per ribadire la necessità di sistemi Atacms e droni 'Gray Eaglè e 'Reapè che consentirebbero ai suoi uomini di rispondere alla controffensiva di Mosca e superare l'inverno.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Dicembre 2022, 21:01
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